Gorizia, 17 giu – “La stabilizzazione e la qualificazione del
lavoro giovanile è possibile grazie a percorsi formativi e di
orientamento specifici che la Regione ha sostenuto in questi anni
e grazie ad un affiancamento costante alle aziende che investono”.
E’ questo uno dei passaggi salienti dell’intervento che
l’assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, ha tenuto
stamattina a Lucinico al simposio seguito alle celebrazioni per
il 45^ convegno regionale dei Maestri del Lavoro.
Dopo le cerimonie di rito, svoltesi nel capoluogo isontino con la
Santa messa nella chiesa parrocchiale di Sant’Ignazio e la
deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti nel
Parco della Rimembranza, i membri della Federazione regionale si
sono riuniti nella sede della Cassa rurale ed artigiana di
Lucinico per approfondire i temi dell’occupazione e
dell’imprenditorialità in un confronto intitolato “Quelli che
restano”.
“Ci sono ancora imprese che assumono e giovani che restano o
possono tornare dopo una proficua esperienza all’estero” ha
sottolineato Panariti, secondo cui le politiche attive del lavoro
sostenute in questi anni dalla Regione hanno portato risultati
positivi anche in termini di crescita occupazionale, stando ai
recenti dati del Rapporto 2016 del mercato del lavoro in Fvg, che
evidenzia indicatori migliori della nostra regione rispetto al
quadro nazionale.
Panariti ha ricordato in particolare “il valore educativo,
formativo ed orientativo del lavoro, che la Regione ha
valorizzato creando occasioni di incontro tra aspiranti
lavoratori e tessuto imprenditoriale, con oltre 700 visite nelle
aziende del territorio svolte nel 2016”.
Il tema dell’occupazione giovanile e della capacità di
innovazione delle piccole e medie imprese regionali è stato al
centro degli interventi di tutti i relatori: dal console
regionale dei Maestri del Lavoro, Mario Caporale, che ha indicato
in meritocrazia, equo sistema pensionistico e sburocratizzazione
le chiavi per l’uscita definitiva dalla crisi, al docente
universitario dell’Ateneo di Trieste, Paolo Iancis, che ha invece
posto l’accento sulla necessità di tornare a produrre ricchezza
in loco.
I temi del convegno hanno fatto da prologo alla presentazione di
una esperienza di impresa di successo, nella quale hanno trovato
convergenza i fattori dell’imprenditorialità giovanile, della
ricerca e dell’innovazione tecnologica e della capacità di
internazionalizzazione.
E’ il caso della Trenolab srl di Gorizia, nata da un incubatore
universitario all’interno del Dipartimento di ingegneria dei
Trasporti di Trieste, che riunisce giovani ingegneri e
informatici nella consulenza e sviluppo di software per il
settore del trasporto su rotaia.
Nata nel 2015, in due anni è passata da 3 a 8 collaboratori,
tutti con percorsi di formazione sul territorio, e conta oggi un
mercato internazionale, con clienti nel Nord Europa e negli Stati
Uniti.
Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, anche il console
provinciale dei Maestri del lavoro isontini, Italo Pettarin, il
Maestro del lavoro Silvano Polmonari, i sindaci di Gradisca
d’Isonzo e di Dolegna del Collio, Linda Tomasinsig e Diego
Bernardis.
ARC/SSA/ppd
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia