Lucca –
S. Giuliana Falconieri (Firenze, 1270 circa – Firenze, 1341) religiosa, appartenente all’Ordine dei Servi di Maria (OSM) contemporanea di dante e come lui fiorentina.
Proveniva dalla famiglia Falconieri di Firenze, legata in modo speciale all’Ordine dei Servi di Maria, in quanto lo zio paterno, fra Alessio (†1310) era stato uno dei Sette Santi Fondatori che nel secolo XIII istituirono proprio quest’Ordine religioso, devoto alla Vergine Gloriosa, Madre di Dio.
Giuliana nacque intorno agli anni settanta del secolo XIII nelle case e laboratori che i Falconieri, ricchi mercanti, possedevano vicino a Santa Maria di Cafaggio, il piccolo oratorio divenuto in seguito la Basilica della Santissima Annunziata di Firenze. L’esempio dello zio e forse i consigli del santo priore generale dei Servi, San Filippo Benizi (†1285), mossero in lei, fin dall’adolescenza, il proposito di consacrare in modo speciale la propria vita a Dio; ma soltanto intorno agli anni novanta del secolo Giuliana raggiunse l’età legale (i 14 anni) in cui, indipendentemente dalla volontà dei genitori, avrebbe potuto scegliere liberamente la propria strada. Una vocazione che in pratica la definiva come Mantellata dei Servi, secondo l’usanza del tempo.
Giuliana si rese sempre più conto che la sua vita spirituale doveva cercare nutrimento sicuro nella devozione a Cristo e a Cristo nell’Eucaristia. A questo l’aiutava la religiosità cittadina e del tempo. Era il tempo in cui Catari e Patarini negavano la reale presenza del corpo e del sangue di Cristo nell’Eucarestia. La fede popolare aveva risposto, proprio a Firenze, nella Chiesa di Sant’Ambrogio, nel 1230, con il miracolo della trasformazione del vino lasciato inavvertitamente da un sacerdote nel calice in sangue. Nel 1263 con il miracolo di Bolsena. E il Pontefice Urbano IV, nel 1264, aveva proclamato per tutta la Chiesa la festività del Corpus Domini. Per Firenze dunque in seguito Giuliana divenne la Santa dell’Eucaristia e così la rappresentò nei secoli l’iconografia ufficiale. Ma dai Servi di Maria la santa aveva ricevuto anche una sentitissima devozione alla Madonna. E come i Sette Padri, Giuliana esercitava la sua fede nella concreta assistenza ai bisognosi e ai malati, accolti nei numerosi ospedali della sua città .
Altro titolo che troviamo spesso dato a Giuliana è quello di Fondatrice o meglio Ispiratrice di tutto il ramo femminile – suore, monache e Terz’Ordine dei Servi di Maria. Dove sorgesse il primo monastero non è noto, ma probabilmente nella Piazza della Santissima Annunziata dove si trova oggi Palazzo Grifoni, e in passato erano delle case appartenute al convento dei Servi. Ed è lì che forse morì la santa nel 1341.
Gli ultimi istanti della sua vita furono rivolti a Gesù Eucaristia. Impossibilitata a ricevere la particola consacrata, secondo l’uso del tempo, la ricevette sul seno, e l’assunse in sé. E l’episodio è rappresentato nell’arte con il biancore dell’ostia nell’attimo che precede la sua sparizione miracolosa.
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Fonte Verde Azzurro