(Acs) Perugia, 19 giugno 2017 – “Dopo il sisma del 30 ottobre si è registrato un incremento enorme di portata del fiume Nera e dei flussi che corrono nel Canale Medio-Nera, che alimenta la centrale elettrica di Galleto (Terni). Il concessionario Garrone (Erg) ha incamerato così svariati milioni di euro inattesi, senza che peraltro la Regione Umbria si sia accorta di nullaâ€. Lo denuncia il consigliere regionale Andrea Liberati (M5S) annunciando una interrogazione rivolta all’Esecutivo di Palazzo Donini.
Liberati spiega che “dopo il 30 ottobre, essendo stato estesamente modificato il ricco bacino idrografico locale per la violenza del sisma, il Canale che da Triponzo, raccogliendo le acque dei fiumi Nera, Vigi e Corno, con una galleria di circa 40 chilometri, sfocia nel lago di Piediluco, bacino di carico della sottostante centrale idroelettrica di Galleto, ha guadagnato ben 10 mc/sec in più di portata media, come accertato dagli Uffici regionali preposti al Rischio idraulico. Di conseguenza il concessionario idroelettrico incamera milioni di euro mentre la Regione non effettua il calcolo dei canoni sulla portata, se non mesi dopo, nonostante l’Ente disponga di ben 36 sorveglianti e ufficiali idrauliciâ€.
Il capogruppo M5S aggiunge che “in una comunicazione e-mail del 28 aprile un tecnico della Giunta puntualizza che ‘…data la costanza dell’altezza, la velocità del flusso e la conseguente difficoltà nell’eseguire le misure, la curva di deflusso e quindi i valori di portata hanno un’attendibilità stimata dell’80 percento all’altezza attuale del Canale, ma non sono mai stati fatti rilevamenti’â€.
Andrea Liberati conclude ricordando che “mentre nel Nera finiscono grandi quantità di acqua potabile, nel Ternano proseguono i lavori per un ridicolo acquedotto senz’acqua: facciamo ampiamente mulinare ottima acqua dei Sibillini al concessionario idroelettrico, anziché utilizzare parte del Canale Medio-Nera per fini idropotabili. Vengono portate avanti ulteriori e devastanti opere come quelle in corso, in piena stagione turistica, deturpando l’area della Cascata delle Marmore, distruggendo strade e pregiata campagna, gettando via altri 20 milioni di euro pubblici, oltretutto assegnati senza garaâ€. RED/mp
Fonte: Regione Umbria