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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Terremoti: Serracchiani, politica investa su prevenzione

Farra di Soligo (Tv), 20 giu – “Di fronte alla dilagante
burocrazia che tende a scaricare sempre ad altri scelte
importanti, il compito della politica deve essere quello di
investire sulla prevenzione, affinché di fronte alle calamità
naturali, non si debba continuare a contare le vittime”.

Lo ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani, partecipando ieri sera al dibattito “La gioia nel
dolore, ricostruire l’anima e la pace dopo la tragedia di un
terremoto”. L’iniziativa si è svolta a Farra di Soligo
nell’ambito dell’evento culturale e sociale “La torre della pace
una campana a Santa Maria dei Broi a cento anni dalla Grande
guerra nel quartier del Piave”, organizzato dalla parrocchia di
Santo Stefano Protomartire e dalla Diocesi.

Assieme a Serracchiani, la serata ha visto come ospite anche
monsignor Domenico Pompili, vescovo della Diocesi di Rieti della
quale fa parte anche la cittadina di Amatrice, località
fortemente colpite dal sisma che ad agosto del 2016 ha sconvolto
l’Italia. L’alto prelato ha fornito una lettura cristiana di quei
tragici eventi, paragonando alla blasfemia le parole di coloro
che imputavano la tragedia avvenuta con una punizione divina.

Raccontando la propria esperienza vissuta in quei drammatici
momenti accanto ai familiari delle vittime, monsignor Pompili ha
ricordato che “di fronte a tanta sofferenza occorre avere un
atteggiamento di grande rispetto. Sono rimasto nauseato – ha
aggiunto – dall’atteggiamento di chi voleva dare a tutti i costi
il significato di una punizione di Dio a quanto è accaduto.
Secondo me ciò è paragonabile ad una bestemmia, poiché il dolore
è invece un grande mistero di fronte al quale bisogna porsi in
ascolto”.

Dal canto suo la presidente della Regione ha spiegato quale deve
essere il ruolo della politica e degli amministratori affinché
ulteriori eventi naturali di quella portata non generi altre
perdite di vite umane così significative.

“Non è più accettabile – ha detto Serracchiani – che gli uomini
non si preoccupino di quelle che possono essere le gravi
conseguenze di una calamità naturale. Troppo spesso gestiamo,
anche bene, le emergenze, ma la verità è che spesso ci si
dimentica di fare prevenzione seria e intelligente. Ed è questo
il compito che dovrebbe svolgere la politica, ossia risolvere i
problemi mettendo in atto quelle iniziative utili per il
territorio”.

Per Serracchiani ciò significa programmare e realizzare opere che
hanno magari orizzonti temporali lunghi ma che servono ad evitare
un freno alla perdita di vite umane, piuttosto che soffermare
l’attenzione su quegli interventi più semplici che portano
consenso con il taglio del nastro. “Bisogna assumersi delle
responsabilità – ha detto la presidente Fvg – in un Paese in cui
le carte e la burocrazia tendono a scaricare agli altri l’onore
di compiere scelte importanti”.

Serracchiani si è poi soffermata sulla nascita della Protezione
civile proprio in relazione al sisma che colpì il Friuli nel
1976. “Allora, a seguito delle immagini di devastazione che
rimbalzarono in tutto il mondo – ha ricordato la presidente -
arrivarono in Friuli tantissimi aiuti e si riuscì a capire che di
fronte alle tragedie di quel tipo serviva essere attrezzati. Così
ebbe origine la Protezione civile che oggi è un fiore
all’occhiello a livello nazionale”.

Serracchiani ha infine evidenziato il grande lavoro compiuto dai
volontari della nostra regione in Centro Italia “con la
realizzazione del primo intervento post terremoto ad Amatrice,
dove è stato ricostruito il ponte gravemente danneggiato. A ciò
si aggiunge l’altra opera che stiamo realizzando a Sarnano in
provincia di Macerata, dove è in fase di costruzione una nuova
scuola materna ricostruita sulle ceneri del vecchio istituto. Ciò
è stato possibile – ha concluso la presidente – sempre grazie
all’impegno della Protezione civile regionale e ai fondi da essa
raccolti per portare a termine questa importante iniziativa”.

Al termine dell’incontro, Alberta Tacco di Amatrice,
rappresentate di un centro antiviolenza che ha ricevuto un
sostegno dalla popolazione di Farra di Soligo per aiutare una
donna appartenente al sodalizio, ha omaggiato la presidente con
alcuni prodotti provenienti dalle zone terremotate del centro
Italia.
ARC/AL/fc

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia