La presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, ha illustrato in Prima Commissione, presieduta da Andrea Smacchi, il rendiconto generale della Regione Umbria per l’anno 2016. La presidente ha spiegato che il bilancio regionale, “pur in un contesto particolarmente difficile, presenta una situazione di complessiva di solidità finanziaria, la salvaguardia degli equilibri di bilancio, una pressione fiscale tra le più basse d’Italia, una sanità in equilibrio, tempi di pagamenti rispettati e il rispetto dei tetti di spesaâ€.
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(Acs) Perugia, 28 giugno 2017 – La presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, ha illustrato in Prima Commissione, presieduta da Andrea Smacchi, il rendiconto generale della Regione Umbria 2016. La presidente Marini ha spiegato che il bilancio regionale, “pur in un contesto particolarmente difficile, presenta una situazione di complessiva di solidità finanziaria, la salvaguardia degli equilibri di bilancio, una pressione fiscale tra le più basse d’Italia, una sanità in equilibrio, tempi di pagamenti rispettati e il rispetto dei tetti di spesaâ€. Il presidente Smacchi, in conclusione della seduta, ha ricordato che la Commissione tornerà a riunirsi per il voto il 10 luglio, subito dopo la seduta della Corte dei Conti in cui è previsto il giudizio di parifica del rendiconto della Regione 2016.
Illustrando l’atto ai commissari la presidente Marini ha ribadito che “il CONTESTO economico e finanziario è PARTICOLARMENTE DIFFICILE e complesso. Di fatto siamo arrivati a sei anni consecutivi nei quali gli enti locali concorrono alle manovre correttive dei saldi di finanza pubblica del Paese. E le Regioni hanno contribuito in maniera consistente al percorso di risanamento. Ciò nonostante siamo riusciti a garantire il rispetto dei vincoli di finanza pubblica, sempre più stringenti, grazie all’opera di razionalizzazione e contenimento delle spese, senza incidere sui cittadini e sulla qualità dei servizi. Ai pesanti tagli sui bilanci regionali dal 2010 al 2016, si aggiunge l’applicazione della norma sul pareggio di bilancio che impatta sui conti e sulla capacità di spesa delle Regioni stesse. Per la Regione Umbria tali provvedimenti hanno significato, solo per il 2016, TAGLI PER CIRCA CENTO MILIONI di euro, in aggiunta a quelli degli anni precedenti. L’Umbria, pur in questo contesto di criticità della finanza pubblica, presenta una situazione di SOSTANZIALE SOLIDITÀ FINANZIARIA, frutto di scelte orientate alla prudenza e al contenimento. L’Umbria, infatti, ha rispettato negli anni il patto di stabilità interno, che ora è diventato pareggio di bilancio; ha sempre utilizzato la propria capacità di indebitamento al di sotto del limite consentito dalla legge; non ha utilizzato anticipazioni di tesoreria; non è stata mai sottoposta ai piani di rientro in sanità ; la situazione di tesoreria non mostra criticità , con un saldo di cassa di oltre 200 milioni di euro. La Regione ha un RATING di lungo termine pari a quello della Repubblica italiana, e il merito di credito intrinseco indicativo della Regione continua ad essere positivo. Questo grazie ad un indebitamento finanziario contenuto, una robusta posizione di liquidità , una sanità in equilibrio, un’efficace azione di controllo e razionalizzazione della spesa, una elevata potenzialità fiscale non utilizzata. Inoltre i TEMPI DI PAGAMENTI medi della Regione sono stati realizzati con 9 giorni di anticipo rispetto alla scadenze contrattuali. Anche nel 2016 la Regione ha rispettato le disposizioni di CONTENIMENTO DELLA SPESA per consulenze, relazioni pubbliche e convegni, pubblicità , spese di rappresentanza, missioni, formazione e autovetture. La SANITÀ È IN EQUILIBRIO e l’Umbria dal 2013 continua ad essere tra le tre Regioni benchmark per la definizione dei costi e dei fabbisogni standard sia per l’erogazione del Lea che per il rispetto dell’equilibrio economico finanziario. Il 2016 è l’anno in cui impatta sul bilancio la legge sul RIORDINO DELLE PROVINCE. Il fatto che siamo riusciti ad assorbirlo interamente nel bilancio dimostra il buon lavoro fato prima. La legge Del Rio, infatti, ha comportato il trasferimento di 240 unità personale, per un costo totale di 9 milioni di euro, a cui si aggiungono 1,5 milioni di costi e spese di matura indiretta. Il rendiconto 2016 prevede la SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO con accantonamenti per 72 milioni di euro, molti di più dei 21 del 2015. Infine la Regione Umbria non ha utilizzato, se non in minima parte, la potenzialità fiscale: siamo tra le Regioni con MINORE PRESSIONE FISCALE, che è rimasta di fatto inalterata nell’ultimo decennio: abbiamo cancellato tutte le tasse di concessione, non applicato l’imposta sulle emissioni sonore degli aerei, mai aumentato le tasse auto, applicato al minimo l’addizionale regionale al gas metano, ridotto in maniera selettiva l’Irapâ€. DMB/
Fonte: Regione Umbria