Torviscosa, 14 luglio – “Torviscosa oggi rappresenta il riscatto non solo del polo chimico ma di tutto il Friuli Venezia Giulia”.
Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenuta stamattina all’inaugurazione del nuovo impianto produttivo cloro-soda a membrane nel sito industriale di Torviscosa.
“Siamo difronte alla dimostrazione che il Paese può ancora fare chimica sostenibile e che l’industria può essere praticata pensando al lavoro, alla salute, al benessere e all’ambiente”, ha proseguito Serracchiani, rivolgendo poi “un pensiero particolare ai lavoratori dell’ex Caffaro che qui hanno potuto in parte già ritrovare collocazione, ma sono certa che altri posti di lavoro saranno creati perché abbiamo riconsolidato il sito e posto le condizioni per un ulteriore sviluppo futuro”.
Secondo Serracchiani, il percorso che oggi ha portato all’apertura del nuovo impianto, atteso da vent’anni, ha avuto due grandi snodi: il protocollo d’intesa firmato nel 2016 con il Governo per il risanamento ambientale e la riperimetrazione del sito inquinato di interesse nazionale “nella piena legalità – ha sottolineato la presidente – e con l’individuazione della giusta cornice giuridica in cui operare”.
Il polo chimico oggi può contare su 40 milioni di euro di risorse (35 statali e 5 regionali) che saranno oggetto di un prossimo incontro tra la presidente, il ministro dell’Ambiente e il ministro per lo Sviluppo economico, che coinvolgerà anche il commissario straordinario del polo industriale, per individuare le procedure di investimento.
Attori dell’operazione di avvio del nuovo impianto sono la Halo Industry, la Caffaro, società creata da Caffaro Industrie, Bracco Spin e Friulia Spa.
Frutto di un investimento di 50 milioni di euro, l’impianto si sviluppa su un’area di oltre 20mila metri quadrati con una superfice coperta di 2.600. Lo stabilimento, a basso consumo energetico rispetto alle vecchie produzioni del cloro-soda a mercurio, avrà una capacità iniziale di 24mila tonnellate di cloro per arrivare in prospettiva con piccoli interventi a 40mila tonnellate.
L’impianto occuperà 32 nuovi addetti, che si aggiungono alle 352 persone che oggi lavorano nel polo chimico della Bassa friulana (166 in Caffaro Industrie, 137 in Bracco Spin, 17 in Serchim) tutte impegnate in ricerca, chimica di base, chimica fine, farmaceutica e imaging diagnostico. Il nuovo cloro – soda ha richiesto tre anni di lavori, inclusi i tempi per le autorizzazioni, impiegando 600 persone. Durante la sua costruzione, è stato evidenziato, non si è verificato alcun infortunio tra gli addetti delle 83 imprese interessate ai lavori.
Molti gli interventi che hanno accompagnato l’evento svoltosi all’interno del CID, il Centro di documentazione industriale di Torviscosa, a cominciare da quello del sindaco, Roberto Fasan, per il quale “questo momento straordinario è propedeutico al rilancio di tutto il sito”. Gli hanno fatto eco le parole di Angelo Colombo, presidente di Halo Industry, che ha ricordato i punti di forza del nuovo sito produttivo: il basso impatto ambientale ed il ridotto consumo energetico, derivato dall’utilizzo di una rete interna delle utenze che ha il suo cuore produttivo nella centrale a turbogas Edison.
Per Francesco Bertolini, presidente e amministratore delegato del Gruppo Bertolini/Caffaro “fare impresa in questa regione è stata una fortuna ed un privilegio”, mentre per Fulvio Renoldi Bracco, amministratore delegato di Bracco Imaging “il contesto locale aiuta le imprese e consente, a partire da questo impianto, di fare nuovi investimenti e attrarre nuove aziende”. Per il commissario, Marco Cappelletto, oggi “a Torviscosa si riaccreditano l’impresa e il lavoro”.
All’inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri, anche il neo presidente di Confindustria Udine, Piero Petrucco, e numerosi industriali e rappresentanti delle principali organizzazioni sindacali. ARC/SSA/fc
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Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia