Trieste, 18, lug – Ridefinire in maniera chiara le aree di
tutela ambientale della zona del Lisert di Monfalcone in maniera
tale da coniugare la salvaguardia dell’ecosistema e lo sviluppo
industriale: questa è la proposta avanzata dagli assessori
regionali all’Ambiente, Sara Vito, ed al Territorio, Mariagrazia
Santoro, durante l’incontro con il sindaco di Monfalcone, Anna
Maria Cisint, il presidente del Consorzio di Sviluppo Economico
del Monfalconese, Enzo Lorenzon, e il presidente dell’azienda
speciale per il Porto di Monfalcone, Gianluca Madriz.
Nello specifico viene liberata una superficie di 83 ettari a
disposizione delle attività industriali, destinando l’area
sottoposta a vincolo dal punto di vista ambientale ai 18 ettari
verso sud con l’inserimento al suo interno anche del piccolo
laghetto realizzato dall’Enel.
Come ha evidenziato Vito, è una questione che “si è trascinata
per decenni, sulla quale non è mai stato aperto finora un tavolo
di condivisione d’intenti. Il nostro obiettivo è quindi quello di
superare un’incertezza che è andata sempre a discapito di tutti.
Da un lato – ha aggiunto – si fa una concessione all’ambiente e
dell’altro si eliminano dubbi e ambiguità che rischiano di
scoraggiare chi vuole investire nell’area. Si tratta di
un’occasione per uscire dall’ambiguità , che dovrebbe essere colta
nell’interesse di tutti”.
Concorde Santoro, la quale ha spiegato che “la proposta congiunta
delle direzioni Ambiente e Infrastrutture, oltre ad essere
tecnicamente valida, punta a mantenere elevata la qualità della
zona e a dare certezze agli imprenditori. Quella del Lisert è
un’area complessa che può essere un ottimo esempio della
conciliazione delle esigenze delle aziende e dell’ambiente.
Monfalcone è il simbolo della necessità di coniugare zone
bellissime dal punto di vista naturale ad aree produttive, capaci
di valorizzarsi vicendevolmente senza fondamentalismi”.
La definizione delle aree potrebbe avvenire attraverso la
modifica della destinazione urbanistica di alcune zone con
un’estensione delle superficie di rispetto ambientale giÃ
individuate e l’inserimento di specifiche norme di tutela nel
Piano paesaggistico regionale.
Cisint, Madriz e Lorenzon hanno quindi sottolineato la necessitÃ
di definire con precisione le possibilità di potenziamento della
linea ferroviaria che attraversa la zona di tutela ambientale e
chiesto rassicurazioni in merito a future ulteriori estensioni
delle aree protette al fine di attuare ragionamenti di lungo
periodo sullo sviluppo economico dell’area.
Richieste che Vito e Santoro si sono dimostrate disponibili a
valutare, in attesa di ricevere ulteriori e dettagliate
osservazioni in merito dai partecipanti alla riunione.
ARC/MA/fc
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia