Tra l’episodio di tre anni fa e quello di martedì scorso, ce ne sarebbe anche un terzo, intermedio dal punto di vista cronologico: il pedofilo che martedì si è mostrato ai bambini della classe prima del tempo prolungato, si sarebbe ripetuto alcuni mesi fa, sempre dall’esterno del recinto dell’edificio scolastico, nei pressi della palestra della elementare “Pascoli†di Altopascio, durante le lezioni di ginnastica. Saranno le indagini dei carabinieri a cercare di stanare l’uomo, sui 40 anni, alto, magro, che viaggia con scooter nero che purtroppo si esibisce di fronte ai piccoli alunni. Altopascio è ancora sotto choc dopo quanto accaduto nei giorni scorsi. Un genitore, Marco Edemi, accetta di parlare: “Ho mia figlia in quella classe e sto faticando a farla riprendere dall’orrore di certe scene. Mercoledì mattina non voleva saperne di ritornare in aula – prosegue Edemi – giovedì sono riuscito a convincerla con l’argomento della fine dell’attività . Siccome è già successo, credo siano necessari maggiori controlliâ€. Nel frattempo, contrariamente a quanto scritto da un altro giornale, le telecamere nei pressi della scuola e in tutto Altopascio funzionano senza problemi. Il sindaco Marchetti, si toglie qualche sassolino dalle scarpe: “E’ stato l’unico progetto approvato dal Ministero, ha richiesto investimenti per circa 300 mila euro, per 70 occhi elettronici che setacciano la nostra cittadina, figuratevi se dopo questi sforzi economici ed organizzativi le tenevamo spente! Inoltre – aggiunge Marchetti – non riesco a capire il motivo per il quale un giornale e una emittente tv,  ha diffuso la notizia che fossero non funzionanti. Purtroppo quelle della scuola in oggetto non sono posizionate in modo tale da osservare il campo incolto dove si è messo il pedofilo. Comunque, le immagini della giornata in cui è stato commesso l’atto sono assolutamente disponibili per l’autorità giudiziaria, se la stessa riterrà opportuno avvalersene. In ogni caso, – conclude Marchetti, -per tutti quelli che ritengono opportuno sincerarsi di persona del funzionamento delle telecamere, è sufficiente recarsi presso il comando della polizia municipale altopascese, in via Bientinese, e verificare quello che stiamo dicendoâ€
 M.S.
Comments (5)
Emanuele Pelliccisays:
11 June 2010 at 15:28Resto molto colpito e toccato profondamente dallo sfogo riportato da quel genitore, probabilmente perchè anche io ho figli piccoli. E non riesco neanche ad immaginare la fatica che possa fare un genitore nel “riparare” il danno fatto da un malato mentale come quel pedofilo. Rifletto però oggettivamente sul fatto che le telecamere sono un fondamentale deterrente per la delinquenza e lo hanno già dimostrato in alcuni casi negli ultimi tempi. Rifletto però ancor più maggiormente su come arginare un problema sociale come quello dello squilibrio mentale. Perchè, io personalmente, ritengo che individui che compiono questi atti osceni (come quello alla scuola di Altopascio), forse hanno un concetto diverso dell’illegalità . Nel senso che se un rapinatore può temere una ripresa video, forse chi ha problemi psicologici e sociali evade da certi timori. In sostanza può non innescarsi il processo deterrente per certi atti. Resta pur vero il fatto che la ripresa “inchioda” il malfattore, ma altri possono ripetere i fatti appunto perchè dissociati e squilibrati. Ecco che a questo punto ritengo ancor più fondamentale un controllo di diverso tipo, ovvero di predisposizione professionale da parte degli operatori scolastici verso queste problematiche. Mi rendo conto che i doveri di chi opera nella scuola siano innumerevoli e dunque comprendo se qualcuno dice “ma dobbiamo fare anche i poliziotti?!”. In realtà io risponderei a tale questione dicendo che non si tratta di vero controllo, ma di predisposizione alla tutela. Come un bambino può farsi male mentre corre in classe, ma in tal caso un insegnante lo riprende verbalmente per evitare il danno, anche un contesto esterno come il giardino (oppure una gita, oppure l’uscita scolastica) secondo me può rientrare in un concetto di tutela verso il proprio alunno. Non si può essere ovunque, questo è comprensibile, ma si può forse evitare di lasciare aree non supervisionate dagli operatori scolastici (anche se è per solo qualche minuto). Se in questo modo non abbiamo trovato la cura giusta per il pedofilo e non abbiamo creato deterrenza al suo atto con la telecamera, abbiamo comunque forse amplificato la potenzialità di chi deve tutelare i nostri figli, quando noi genitori siamo assenti.
nerli rossanosays:
12 June 2010 at 0:18ho subito 2 furti di scouter dei miei figli , e dalle telecamere non si vede niente di utile per identificare con precisione gli autori del reato , quindi almeno nel mio caso INUTILI..
Lorissays:
16 June 2010 at 1:10Le telecamere fanno ben poco.
Se io faccio una rapina, un vandalismo, un atto oscemo -con la emme-, e magari ho un berretto, un casco, un passamontagna, chi mi ritrova più?
E magari sono già su di un treno per Roma…
… Ah! Le telecamere… con 300mila euri, chissà quanti passaggi di carabinieri si pagano…
Emanuele Pelliccisays:
17 June 2010 at 17:37Loris, penso che molti (me compreso) pensano che il miglior strumento per creare un fattore di deterrenza nel campo della delinquenza sia la presenza costante delle forze di polizia. Se però devo scegliere tra il niente ed una telecamera ad ogni angolo, preferisco la seconda ipotesi. Aggiungo che io faccio costantemente servizio di Protezione Civile nell’Associazione Nazionale dell’Arma dei Carabinieri e ti posso dire che la maggioranza dei nostri servizi sono di “sicurezza pubblica” (se così si può definire). Quindi questo significa che le istituzioni avvertono la necessità di una maggiore presenza verificatrice sul territorio, ma poi forse non è alla “porta comunale” che bisogna bussare per rammaricarsi di certe carenze, ma è più in alto. E’ necessario comprendere che non si può semplicemente pensare di prendere un pacchetto di soldi e darlo a dei volenterosi Carabinieri, ma piuttosto è indispensabile osservare quanto sia più complessa la macchina della sicurezza. Partendo dalla Prefettura per andare ancora più in alto. Dunque, non semplifichiamo troppo le cose. E lo dico io per primo, che mi spendo proprio nella sicurezza, con la speranza che nei nostri territori sia presto raggiunto un livello di vigilanza che non sia solo periodico (come quello dei Vigili) oppure di copertura d’intervento come spesso avviene dal Comando CC di Lucca. In conclusione, vorrei dire che solo le Forze dell’Ordine devono operare per garantirci la sicurezza, ma anche tutti coloro che scrivono su questo sito dovrebbero avere il dovere civico di segnalare e osservare tutto ciò che avviene nel proprio contesto abitativo. Anzichè, troppo spesso, limitarsi a maledire l’amministrazione comunale ed a sperare che qualche esaltato vada in giro a gettare bottiglie incendiarie sulla testa dei delinquenti. Io penso che la sicurezza dipende anche da ognuno di noi. Poi, ripeto e ribadisco, solo le Forze dell’Ordine operano per la concreta realizzazione della stessa.
Lorissays:
20 June 2010 at 23:25…già segnalare. Verissimo quello che dici.
Io ho scritto una sintesi di quello che penso.
In quanto al mio caso, qualche mese fa mi graffiarono la macchina, da cima a fondo, proprio sotto casa.
Feci la denuncia, ma di carabinieri, vigili od altro, neanche un passaggio, un controllino scarso.
Non mi dire che una telecamera, mi avrebbe risolto il caso.
E una volta segnalai una ragazza sola e, diciamo un po’ strana, ero preoccupato per lei. Mi sembrava quella scomparsa da Pistoia.
Chiesi ai carabinieri di andare a fare una controllo. Non so com’è finita. Sui giornali, o su questo sito non ho letto niente.
Se ancora segnalo:
immondizia varia abbandonata, anche pericolosa;
tipi che si drogano;
gente ubriaca;
vagabondi in parco Moro -ci vado spesso, non ho mai visto forze dell’ordine-;
maleducati, auto in divieto di sosta (vedi via Roma);
cosa fanno le forze dell’ordine?
Scommetto lo stipendio da operaio che neanche mi prendono in considerazione!