Fukushima, disastro nucleare, Giappone, oramai nessuno ne parla più, la fase  alta, coincidente con la tornata referendaria è passata ed il velo impietoso della “non cronaca” cade anche sulla più grande tragedia del ventunesimo secolo. Eppure le notizie non mancano e la situazione politico, sociale, economica e sanitaria  è tutt’altro che tranquilla. Lasciando per il momento da parte le vicende che ruotano intorno alla centrale di Fukushima Daiichi e alla sua, presunta e sperata, messa in sicurezza, emergono continuamente nella vita di tutti i giorni storie che ci ricordano come, tra psicosi collettive e allarmi reali, i problemi siano lungi dall’essere superati.
Sullo Yomiuri Shinbun, uno dei più autorevoli quotidiani nipponici, ha segnalato come, in seguito ad una ricerca condotta dal giornale, sia emerso che in ben 21 delle 47 prefetture del paese sono state rinvenute bistecche di manzo contenenti una quantità di cesio ben superiore ai limiti consentiti (500 Becquerel/kg); presso un grossista di Osaka, per esempio, è stata trovata della carne contenente 4350 Bq/kg. di cesio, mentre a Kochi un livello di 2710 Bq/kg. è stato rilevato nella carne conservata da un privato nel proprio congelatore di casa.
Carne nucleare rinvenuta in Giappone
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