“Regione ed Enel concludano celermente un accordo di progettualità serio e proficuo sul futuro degli impianti di Pietrafitta e Bastardo, per il bene delle comunità locali e della multinazionale: lo dice il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Rp), auspicando “un potenziamento produttivo ecocompatibile accanto magari ad un polo di ricerca in joint-venture con l’Università e di produzione nel campo della mobilità innovativa e alternativaâ€.
(Acs) Perugia, 24 febbraio 2017 – “Regione ed Enel concludano celermente un accordo di progettualità serio e proficuo sul futuro degli impianti di Pietrafitta e Bastardo, per il bene delle comunità locali e della multinazionale. Auspichiamo che in questa progettualità possa trovare posto un potenziamento produttivo ecocompatibile dell’impianto di Pietrafitta accanto magari ad un polo di ricerca in joint-venture con l’Università e di produzione nel campo della mobilità innovativa e alternativa, valorizzando nel contempo il territorio dal punto di vista naturalistico e turistico e di sport legati alla pesca per la contestuale presenza del lago, del museo paleontologico e degli impianti di archeologia industriale elettricaâ€: lo dice il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Rp).
“Questo – aggiunge – potrebbe garantire lo sviluppo locale e in prospettiva sopperire al reperimento delle necessarie risorse per supportare il riassetto del territorio dopo la vicenda della ‘valle dei fuochi’. Anche per Bastardo le intenzioni di ENEL sono state ribadite più volte e sono allo studio varie ipotesi di progettualità . Ora però è necessario individuare progetti, road map e investimenti certi a garanzia delle comunità , dell’ambiente e della stessa Enel che ha scritto pagine importanti sin dagli anni ’50 per la storia dei due territori, fra sviluppo e strategie energetiche nazionali, rischi ambientali e tante vicende, umane ed economiche. Crediamo, tuttavia, che questa storia non possa e non debba ritenersi conclusa sia per quanto riguarda Enel, anche alla luce del recente incidente all’impianto francese di Flamanville che ha ridotto la disponibilità di approvvigionamento italiano di energia, che per le attese di sviluppo dei due contesti territoriali e delle rispettive comunità . Ora, il tempo delle attese è scadutoâ€. RED/pgÂ
Fonte: Regione Umbria