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[ REGIONE TOSCANA ] Dall'Istruzione e formazione professionale un ponte fra scuola e lavoro

FIRENZE – “Con il via alla realizzazione dei percorsi di Iefp (istruzione e formazione professionale) anche in Toscana si è avviata la sperimentazione del cosiddetto sistema duale, per l’alternanza tra scuola e lavoro. Nelle scorse settimane sono state approvate le graduatorie di due avvisi pubblici per la realizzazione di percorsi di IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) rivolti ai giovani tra i 16 e i 18 anni che hanno assolto l’obbligo d’istruzione ma sono usciti dal sistema scolastico prima di raggiungere l’obbligo formativo. E’ una iniziativa che offre ai cosiddetti “drop out”, ovvero i ragazzi che hanno lasciato precocemente la scuola, un ponte fra la scuola, il sistema della formazione professionale e il mondo del lavoro”.  

Così l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco è intervenuta stamani al convegno organizzato in Sala Pegaso, a Palazzo Strozzi Sacrati, sul tema “Scuole professionali: quali prospettive”, che ha fatto il punto sul modello toscano di relazioni fra scuola, formazione e mondo del lavoro e sugli obiettivi del sistema toscano di istruzione e formazione professionale IefP.

Gli aspetti nazionali sono stati affrontati dall’onorevole Maria Grazia Rocchi e dal sottosegretario Gabriele Toccafondi, che ha fatto le conclusioni. Nel corso del convegno è stata riaffermata la positiva collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, presente con il suo direttore regionale Domenico Petruzzo e con i dirigenti di Arezzo e Siena, Roberto Curtolo. Sono state, fra l’altro, illustrate le esperienze portate avanti in alcune realtà toscane ed anche in Emilia Romagna, grazie all’intervento dell’assessore regionale Patrizio Bianchi.
   

I percorsi di IefP sono percorsi di studio e formazione gratuiti, alternativi alla scuola superiore. Possono essere scelti dai ragazzi che vogliono conseguire una qualifica professionale subito spendibile, ma anche imparare dagli esperti in classe, in laboratorio e in azienda. La Regione programma ogni anno nuovi percorsi. Dopo il conseguimento della qualifica professionale, infatti, i ragazzi possono entrare direttamente nel mercato del lavoro; continuare il percorso formativo frequentando il IV anno dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale finalizzato a conseguire il diploma professionale; continuare il percorso di studio nella scuola e ottenere un diploma di scuola secondaria superiore.

L’accesso a questi corsi è completamente gratuito. Nella scelta del percorso IeFP si può optare per corsi di durata triennale realizzati dagli Istituti Professionali Statali (IPS) che aderiscono all’iniziativa, oppure per i percorsi di durata biennale realizzati dalle agenzie formative accreditate nel Sistema regionale di accreditamento. Questa tipologia di percorsi si rivolge ai giovani che hanno adempiuto all’obbligo d’istruzione, ovvero che hanno frequentato la scuola per almeno 10 anni, indipendentemente dal titolo di studio conseguito.

In tutti i casi i ragazzi possono approfondire con lezioni svolte da esperti provenienti dal mondo del lavoro, attività pratiche in laboratorio, attività di apprendimento in contesto lavorativo all’interno delle aziende.

Per il sistema toscano di IefP sono stati stanziati, complessivamente, oltre 13 milioni di euro, di cui circa 10 milioni per gli interventi riservati ai drop out e circa 3,3 milioni per i percorsi realizzati dalle scuole

“A questi progetti – afferma l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco – si aggiungeranno a breve anche i nuovi bandi sull’alternanza scuola lavoro che completano il sistema avviato con l’obiettivo di aiutare i giovani nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro. Rendere complementare l’apprendimento formale con quello pratico, avvicinare istruzione formazione al mondo del lavoro è l’obiettivo del sistema di formazione professionale toscano che, proprio in questi mesi, sta andando complessivamente a regime, dopo il passaggio difficile delle competenze dalle Province alla Regione”. 
 

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Fonte: Regione Toscana