FIRENZE – Superare il gap tra una formazione scolastica basate sulla sola teoria e le reali e specifiche necessità del mondo delle imprese, in modo da favorire l’effettivo ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Con questo obiettivo la Regione Toscana e le organizzazioni sindacali e rappresentanti delle aziende hanno siglato oggi un accordo per sviluppare, o rafforzare dove già presenti, azioni di raccordo tra mondo della scuola e mondo delle aziende. Presto in arrivo anche un bando da 2,8 milioni per finanziare interventi di sostegno all’alternanza scuola/lavoro che è tra le le misure di Giovanisì, progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.
“La Toscana – spiega Cristina Grieco, assessore regionale al lavoro e alla formazione – crede fortemente nella possibilità di sviluppare veri percorsi didattici in azienda, per far imparare attraverso la pratica e l’esperienza in aggiunta alla necessaria formazione culturale. La Regione non ha competenze dirette in materia, ma per favorire l’ingresso dei ragazzi nel tessuto produttivo una volta terminati gli studi, ci siamo resi disponibili a svolgere un’opera di mediazione tra scuola e aziende. In questo senso va la nostra collaborazione con il Ministero dell’istruzione e l’accordo sottoscritto oggi con le organizzazioni sindacali toscane”.
“Dalla nostra opera di raccordo e mediazione- spiega l’assessore – ci aspettiamo risultati concreti e positivi. E stiamo dando noi stessi il buon esempio, dato che negli uffici della Regione Toscana già svolgono attività di alternanza scuola/lavoro ben 44 ragazzi, inseriti in tutti i nostri settori, dal Genio civile agli uffici amministrativi”.
L’alternanza scuola/lavoro, cioè la creazione di veri percorsi didattici – realizzati in collaborazione con il mondo della scuola – all’interno di aziende, viene considerata anche a livello europeo e nazionale come uno degli strumenti più efficaci per acquisire elementi essenziali nella ricerca di un impiego, a partire da competenze trasversali come la capacità  di lavorare in gruppo, il pensiero creativo e la capacità  di risolvere i problemi. Inoltre la vicinanza con nativi digitali può aiutare a sua volta le imprese dando stimoli all’innovazione e per questo l’alternanza scuola-lavoro è stata considerata una delle direttrici chiave per diffondere la cultura 4.0.
“Il rafforzamento delle competenze digitali e delle competenze trasversali degli studenti sarà sostenuto dal finanziamento regionale – ha aggiunto l’assessore Grieco – la Giunta regionale metterà infatti a disposizione 2,8 milioni di euro nel prossimo triennio per interventi a supporto della realizzazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, con priorità per i progetti che contribuiranno allo sviluppo e al consolidamento delle competenze digitali degli studenti”.
Fonte: Regione Toscana