FIRENZE – “L’agenda digitale deve diventare pane quotidiano per la politica e le istituzioni”. L’assessore ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli, conclude la mattinata di “Toscana Digitale” al cinema La Compagnia di Firenze con un occhio a Bruxelles e ai fondi del piano Junker. “Il 28 e 29 marzo saremo lì anche per capire meglio le opportunità , finora forse sottovalutate, a disposizione per microinnovazione, start up ed altri progetti”.
Poi, prima del pomeriggio e dell’avvio dei quattro tavoli per iniziare a scrivere in maniera partecipata l’agenda digitale toscana, risponde a quattro sollecitazioni emerse durante la tavola rotonda della mattina.Â
“Un cloud unico per tutta la pubblica amministrazione è un vantaggio per tutti, per i piccoli ma anche per i grandi comuni. Iniziamo dalla Toscana – dice – Noi siamo pronti a mettere a disposizione le nostre infrastrutture, per far crescere i servizi a disposizione di cittadini e imprese anche nelle aree più periferiche”.Â
Anche per la semplificazione dei Suap, gli sportelli unici per le attività produttive, la strada è in discesa. “Oggi – risponde Bugli – condividono la stessa infrastruttura e questo consentirà di uniformare procedure e domande, fino ad oggi diverse da territorio a territorio delle ex province”.
Le ultime parole sono sulla formazione. “E’ una frontiera importante – dice – su cui dobbiamo lavorare: per l’innovazione servono competenze adeguate. A volte però già le abbiamo e non lo sappiamo. E lo scopriamo magari durante un hackathon”. Quanto alle scuole l’assessore prende un ulteriore impegno: cablare tutti gli istituti. “Facciamo un censimento sugli istituti ancora non connessi alla rete in maniera adeguata – propone e poi diamoci un tempo per connettere chi oggi non lo è”.Â
Fonte: Regione Toscana