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Firenze Case popolari e immigrazione, Bieber (PD): “Positiva una maggiore flessibilità nei criteri di assegnazione per evitare la ghettizzazione delle comunità straniere”

In un question time nel consiglio comunale di oggi, il consigliere PD Leonardo Bieber ha affrontato il tema delle assegnazioni e graduatorie degli alloggi Erp. Questo il suo intervento dopo aver ascoltato la risposta da parte dell’assessore Sara Funaro.

“Nei 7.533 alloggi Erp nel Comune di Firenze abitano per l’82,77% italiani e per il 17% stranieri. Se leggiamo la graduatoria per le prossime assegnazioni, però, il quadro cambia molto: solo il 53% delle domande infatti sono presentate da cittadini italiani, il 47% da stranieri.

Alla luce di questi dati, crediamo sia necessario approfondire il ragionamento su come si intenda gestore il fenomeno dell’immigrazione e l’assegnazione di case popolari. Il semplice innalzamento da cinque a dieci anni di residenza come requisito per poter accedere alla graduatoria non è, a nostro avviso, la soluzione. Come ha sottolineato oggi l’assessore Funaro, una maggior flessibilità nei criteri per raggiungere un migliore equilibrio sociale potrebbe essere positiva, così da esaminare la composizione del nucleo familiare, le condizioni economiche, la possibilità di “pescare” tra più graduatorie, ecc., perché diventi possibile creare condomini armoniosi, che vedano presenza di italiani e stranieri insieme. Così si può combattere il fenomeno dei ‘ghetti’, così l’amministrazione può mettersi al passo del cambiamento della società, anche nella nostra regione e nella nostra città, riaffermando quel principio di legalità che non deve essere sventolato in modo strumentale da destra o sinistra ma rappresenta un elemento fondante della nostra società. Nelle scuole pubbliche, come nei giardini dove stanno i nostri bambini, la presenza di piccoli stranieri è sempre più numerosa. L’economia riflette questa crescita di presenze e questi cambiamenti; un dato su tutti, rilevato da Cna Federmoda Toscana sugli odierni quotidiani: il 50,7% delle imprese artigiane della moda è oggi a guida straniera.

In una società in cui, in prospettiva, saranno gli stranieri col loro lavoro a pagare le pensioni degli italiani, occorre mettere in atto azioni che consentano di integrare e armonizzare le componenti della nostra comunità, secondo il modello lapiriano di comunità e di convivenza, non certo inseguendo l’idea di costruire barriere per arginare il fenomeno dell’immigrazione, terreno peraltro politicamente “scivoloso” e non così vicino alle nostre sensibilità”. (fdr)

 

Fonte: Comune di Firenze