(Acs) Perugia, 14 marzo 2017 – Nel corso della seduta odierna dell’Assemblea legislativa dell’Umbria dedicata alle interrogazioni a risposta immediata (question time), il consigliere  Raffaele Nevi (FI) ha illustrato l’atto ispettivo con cui chiede all’Esecutivo regionale di “spiegare se risponde al vero che un consigliere comunale di Perugia, Leonardo Miccioni, attualmente in carica e aderente al gruppo Pd, sia stato assunto nella struttura di Villa Umbra, come risulterebbe dal portale internet del Consorzio scuola umbra di amministrazione pubblicaâ€.Â
Nevi ha chiesto di chiarire “con quale tipo di contratto e di retribuzione sarebbe stato assunto; se è stata indetta una procedura pubblica per la selezione e come, e per quanto tempo, sia stato aperto il bando; se, infine, la presidente ritenga opportuno che un consigliere comunale in carica, per giunta dello stesso partito di maggioranza della Regione, sia assunto in una società partecipata della Regione stessa, con il grave sospetto che tutto questo sia stato fatto per aiutare un compagno di partito. Non si tratta di un atto illegittimo ma andrebbe comunque verificata l’opportunità di questa sceltaâ€.
L’assessore Antonio Bartolini ha risposto spiegando che “la questione è nata all’interno del Consiglio comunale di Perugia per una interrogazione della consigliera M5s Cristina Rosetti. Abbiamo dunque chiesto al segretario generale del Comune di Perugia che ha valutato la procedura del tutto legittima. È stato conferito un incarico e non c’erano motivi per escludere il consigliere. Le regole etiche della carta di Pisa, che sono appunto etiche e non giuridiche, risultano comunque rispettateâ€.
Raffaele Nevi ha replicato evidenziando di “non avere ottenuto risposta rispetto alle modalità di conferimento dell’incarico. Per la Giunta regionale dunque non si tratta di una procedura e di una scelta inopportuna. Chiedo di avere le indicazioni richieste nel mio atto ispettivoâ€. MP/
Fonte: Regione Umbria