Al Parco Firmian un giardino della memoria per i grandi del passato profondamente legati alla Citt di Bolzano
“Un albero piantato agli uomini e alle donne che nel
corso della loro vita hanno fatto brillare la cultura e la
conoscenza disseminando nel mondo la pace, la solidariet,
la giustizia, il diritto e la speranza. Bolzano dedica ai saggi che
hanno avuto profondi legami con la citt, questo giardino
della memoria perch la sapienza sappia risvegliare in ogni
cittadino la passione per l’umanit“.
Con queste parole il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, alla
presenza di numerose autorit cittadine ha inaugurato nel
pomeriggio la Collina dei Saggi al Parco Firmian. Un luogo
simbolico nel quale la Citt capoluogo intende custodire le
testimonianze di coraggio e di eroismo, di coerenza e di
lealt, le espressioni di solidariet, le esperienze
positive di grandi personaggi che con il loro agire in una sorta di
ideale linguaggio comune hanno promosso la cultura della pace e dei
diritti umani, contribuendo alla cooperazione pacifica fra i
popoli. I primi Saggi che Bolzano intende ricordare sono sette. Si
tratta di:
CLAUDIO ABBADO, uno dei pi grandi
direttori d’orchestra della storia;
FRANZ THALER, l’artigiano che si ribell al
nazismo e sopravvisse ai lager;
JOSEF MAYR-NUSSER, “Sono cristiano, non posso
giurare a Hitler in nome di Dio”;
CARLO MARIA GIULINI, un direttore d’orchestra di
fama mondiale;
GIANNANTONIO MANCI, coraggio e fedelt di
un antifascista;
RYSZARD KAPUSCINSKI, il grande reporter che ci ha
fatto conoscere il mondo;
BRONISLAW MALINOWSKI, il padre dell’antropologia
moderna.
“Bolzano – ha ricordato il Sindaco Caramaschi una
citt di frontiera, di frontiere linguistiche, culturali,
sociali, politiche, talvolta impercettibili. Bolzano una
citt europea di confine e passaggi, ponte tra culture e
costumi differenti. Qui si sedimentata una storia
complessa, attraversata anche dalle sofferenze personali della
gente comune, dalle scelte degli Optanti ai tragici destini dei
deportati, molti dei quali sono partiti dal binario di via
Pacinotti e non sono pi tornati; una Storia che ha saputo
approdare a modello di pacifica convivenza”. Sulla base di queste
premesse il Comune, in collaborazione con il Centro per la Pace, ha
realizzato uno spazio in cui possano essere ricordati donne e
uomini che si sono impegnati per la Citt di Bolzano o
abbiano avuto un legame con essa, dando voce ai valori comuni della
nonviolenza, della pace, della giustizia, dell’etica, della difesa
della dignit umana, della libert di espressione;
donne e uomini soccorritori, testimoni di verit e di
coraggio civile. Persone che, attraverso la realizzazione di opere
frutto dell’ingegno e della creativit, di iniziative di
promozione sociale, civile e culturale, si sono battute per la
promozione di una mentalit e di un’educazione capaci di
favorire la costruzione di legami all’insegna della fratellanza e
del rispetto dell’altro. La collina presente nel Parco Firmian
ospita dunque questo progetto di forte valore simbolico
I SAGGI
CLAUDIO ABBADO (Milano 26.6.1933 – Bologna
20.1.2014) Uno dei pi grandi direttori d’orchestra
della storia
Cittadino onorario di Bolzano dal 2002. generalmente
considerato uno dei pi grandi direttori d’orchestra di
tutti i tempi.. Ha avuto la responsabilit della direzione
stabile e musicale delle pi prestigiose Istituzioni
musicali del mondo come il Teatro alla Scala e i Berliner
Philharmoniker; ha ideato istituzioni per lo studio e la conoscenza
della nuova musica. Si in pari tempo caratterizzato per
l’opera volta a valorizzare giovani talenti anche attraverso la
creazione di nuove orchestre, come la European Union Youth
Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe, la Mahler Chamber
Orchestra, la Orchestra Mozart”. Il 30 agosto 2013, il Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano, lo ha nominato senatore a
vita. Bolzano, per volere del Maestro Abbado diventata ben
presto citt di residenza della GMJO (la Gustav Mahler
Jugendorchester, nata per far suonare insieme giovani austriaci,
cecoslovacchi e ungheresi, poi allargata a tutti i paesi dell’est
europeo). Sempre grazie a un’intuizione di Abbado nel 1999 sono
stati avviati a Bolzano corsi di alto perfezionamento musicale per
i migliori giovani musicisti europei ovvero l’Accademia “Gustav
Mahler” come esito dell’intensa collaborazione artistico –
organizzativa avviata tra la Citt di Bolzano e la Gustav
Mahler Jugendorchester, soci fondatori della Fondazione.
FRANZ THALER (Sarentino 6.3.1925 – Sarentino
29-10-2015) L’artigiano che si ribell al nazismo e
sopravvisse ai lager
Cittadino onorario di Bolzano dal 2010. Franz Thaler nato a San
Martino di Sarentino, nel 1944 diciottenne ricevette la cartolina
di precetto della Wehrmacht, ma decise di fuggire. Dopo alcuni mesi
venne a sapere che i nazisti erano andati a casa sua e avevano
minacciato la famiglia dicendo che se non si fosse consegnato,
avrebbero deportato i suoi fratelli in un campo di concentramento.
Thaler si lasci catturare, venne processato e condannato ai
lavori forzati nel campo di concentramento di Dachau. Considerato
un disertore vi rimase quasi un anno. Torn nella sua casa
di San Martino a Sarentino nell’ agosto del 1945. Pesava 30 chili.
Franz Thaler oggi un punto di riferimento per i giovani e
una lezione di integrit umana davanti alla barbarie
nazista. “Io posso perdonare – diceva spesso ai giovani – ma
dimenticare mai”. Franz Thaler ha raccontato la sua vicenda nel
libro Dimenticare mai
JOSEF MAYR-NUSSER (Bolzano 27.12.1910 – Erlangen
24.02.1945) “Sono cristiano, non posso giurare a Hitler in
nome di Dio”
Cittadino onorario di Bolzano dal 2010. Figlio di una famiglia di
viticoltori residenti nel maso Nusser ai Piani di Bolzano, Josef
Mayr era un giovane padre di famiglia (sposato con Hildegard Straub
da cui ebbe il figlio Albert) dirigente dei giovani dell’Azione
Cattolica in lingua tedesca di Bolzano e fondatore di una
Conferenza della San Vincenzo nel quartiere dei Piani. Il 4 ottobre
del 1944, mentre si trovava a Konitz (Prussia occidentale),
arruolato a forza nelle SS, Mayr-Nusser si rifiut di
giurare fedelt a Hitler per motivi di fede e di coscienza.
Dall’avvento del nazismo la sua voce era uscita allo scoperto
denunciando la disumanit del regime totalitario, il
carattere idolatrico del potere e la barbarie ideologica di cui era
infarcito. Nel 1939 si rifiut di prendere parte all’opzione
per la Germania nazista rimanendo nel gruppo dei Dableiber.
Entr nella cellula di resistenza al nazismo Andreas Hofer
Bund. Subito dopo il rifiuto del giuramento Mayr-Nusser venne
incarcerato, poi trasferito a Danzica per il processo e condannato
a morte per disfattismo. Fu avviato al lager di Dachau dove non
arriv mai perch mor di stenti nella
stazione di Erlangen all’alba del 24 febbraio del 1945. Di questi
ultimi mesi rimane un a commovente testimonianza nelle lettere alla
moglie Hildegard. Il 18 marzo stato innalzato agli altari
come beato della Chiesa cattolica.
CARLO MARIA GIULINI (Barletta 9.5 1914 – Brescia 14.6.
2005) Un direttore d’orchestra di fama mondiale
Cittadino onorario di Bolzano dal 2002. Diplomatosi in viola (1936)
fu violista di fila nell’orchestra dell’Accademia nazionale di
Santa Cecilia dal 1934 esibendosi nella sala dell’Augusteo di Roma.
In quell’ambito ebbe l’occasione di suonare sotto la direzione dei
pi grandi musicisti e direttori dell’epoca, tra cui Richard
Strauss, Bruno Walter e Wilhelm Furtwngler. In seguito
diplomatosi in composizione (1939) al Conservatorio Santa Cecilia a
Roma, ha conseguito nel 1941 il diploma di perfezionamento in
direzione d’orchestra. Direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica
della RAI di Milano dal 1945 al 1952, per poi passare al Teatro
alla Scala di Milano fino al 1955. Lasciata l’Orchestra del Teatro
alla Scala si trasfer a lavorare fuori dall’Italia,
debuttando negli Stati Uniti con la Chicago Symphony Orchestra dal
1955 al 1958. Nel 1958 stato direttore della Philharmonic
orchestra di Londra. Nel 1978 sostitu Zubin Mehta alla Los
Angeles Philharmonic Orchestra, dove rimase fino al 1984. Nel 1978
diresse la prima esecuzione assoluta nel Dorothy Chandler Pavilion
at Music Center di Los Angeles di “Andirivieni” di William Kraft.
Diresse anche la Philharmonia Orchestra di Londra. Tra il primo del
1972 e l’ultimo nel 1989 vinse sei Grammy Award. Problemi di salute
lo obbligarono ad abbandonare la direzione d’orchestra nel 1998. Ha
continuato ad insegnare fino a poco tempo prima della morte..
sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero di
Bolzano.
GIANNANTONIO MANCI (Trento 14.12.1901 – Bolzano 6
.7.1944) Coraggio e fedelt di un
antifascista
Cittadino onorario dal 2015. Medaglia d’Oro al valor militare
imprenditore, antifascista e partigiano, eroe della resistenza
italiana. Provato dal protrarsi degli interrogatori, Giannantonio
Manci a capo del CLN del Trentino, si lancio dal terzo piano del
PAC a Bolzano, sede della Gestapo, scegliendo orribile volontaria
morte al rischio di rivelare sotto tortura i nomi dei compagni di
lotta. Dopo l’esperienza fiumana vissuta assieme al fratello
Sigismondo, assume posizioni di aperta critica al fascismo, dallo
stesso definito fenomeno contro risorgimentale. Di fede
repubblicana, fonda assieme ad altri esponenti della Associazione
Nazionale Combattenti il movimento “Italia Libera” ispirandosi a
Cesare Battisti. Organizza numerosi espatri clandestini di
oppositori e famigliari perseguitati dalla dittatura. Il 21
Settembre 1943 diviene Presidente del CLN Trentino. Arrestato il 28
Giugno, a seguito di delazione della spia Fiore Lutterotti, pone
fine alla sua esistenza il 6 Luglio 1944. Gesto estremo che evita
lo smantellamento della capillare rete di resistenza al
nazifascismo sviluppatasi nell’ Alpenvorland ovvero a cavallo delle
provincie di Trento, Belluno e Bolzano.
RYSZARD KAPUSCINSKI (Pinsk 4.3.1932 – Varsavia
23.01.2007) Il grande reporter che ci ha fatto conoscere
il mondo
considerato come uno dei grandi reporter della storia, uno
dei pionieri del reportage moderno, autore di numerosi libri che
hanno raccontato una gran parte della storia del Novecento
mondiale. Nato a Pinsk, oggi in Bielorussia ma all’epoca in
Polonia, dopo gli studi a Varsavia lavor fino al 1981 come
corrispondente estero dell’agenzia di stampa polacca Pap.
Invi corrispondenze, tra l’altro, da vari paesi
dell’Africa, dall’Iran, dall’Urss e dall’America Latina.
Nel 2003 ha vinto il Premio Principe delle Asturie. Nel 2006 ha
ricevuto una laurea honoris causa in traduzione e mediazione
culturale presso l’Universit di Udine e, nell’ottobre dello
stesso anno, ha trascorso tre giornate in Italia, ospite del Centro
per la Pace del Comune di Bolzano. E’ stata la sua ultima uscita
pubblica. Oltre ad un affollato incontro nell’aula magna
dell’Universit Kapuscinski volle visitare a Sprabolzano la
casa dove per dieci anni visse uno dei suoi grani maestri,
l’antropologo polacco Bronislaz Malinoeski. Sulla tre giorni
bolzanina stato pubblicato un libro dal titolo Ho dato
voce ai poveri. Dialogo con i giovani
BRONISLAW MALINOWSKI (Cracovia 7. 04.1884 – New Haven
16.05.1884) Il padre dell’antropologia moderna
E’ stato un antropologo polacco naturalizzato britannico,
considerato universalmente come uno dei pi importanti
studiosi del XX secolo. celebre per la sua attivit
pionieristica nel campo della ricerca etnografica, per gli studi
sulla reciprocit e per le acute analisi sugli usi e costumi
delle popolazioni della Melanesia. Nel 1914, in occasione del suo
primo viaggio in Papua, allora sotto amministrazione australiana,
svolse lavori di ricerca etnografica a Maliu. Poich era
suddito austro-ungarico, allo scoppio della Prima guerra mondiale
fu dapprima internato, ottenne poi di potersi recare nelle isole
Trobriand, dove realizz il suo pi celebre studio,
quello sul Kula.
Conseguito il dottorato in antropologia nel 1822, inizi
l’attivit di insegnante nella stessa London School of
Economics. Pubblic, nello stesso anno, Argonauti del
pacifico occidentale, con un successo da portare la fama
dell’etnologo a livelli mondiali. Nei tre decenni successivi,
grazie al suo contributo attivo, la London School of Economics
divent uno dei maggiori centri europei per gli studi
antropologici, intensificando i rapporti con studenti provenienti
dalle colonie britanniche.
Dal 1923 sino al 1938, Malinowski assieme alla sua moglie Elsie
Rosalie Masson e le due figlie, pass lunghi periodi a
Gries-San Quirino di Bolzano e a Soprabolzano, dove acquist
casa (ancora oggi propriet degli eredi). Con lo scoppio
della seconda guerra mondiale si trasfer negli Stati Uniti,
insegnando all’Universit di Yale fino al momento della sua
morte, avvenuta nel 1942.
(Presso la Biblioteca Firmian disponibile una
bibliografia dedicata ai saggi e preziosi consigli di lettura per
chi volesse conoscere di pi sulla loro vita e opere).
Da segnalare che il brano di chiusura della cerimonia d’
inaugurazione della Collina dei Saggi
statoeseguito grazie
alla collaborazione del Conservatorio Claudio Monteverdi di
Bolzano. In particolare al violino, Nandllely Aguilar (allieva
delprof. Paolo Zordanazzo) e al pianoforte (tastiera), Matteo
Scalet (allievo della prof.ssa Alessandra Brustia). Hanno
eseguito il pezzo di John Williams-Theme From “Schindler’s List” .
Si tratta del tema musicale dell’omonimo film di Steven Spielberg
del 1993, vincitore di numerosi premi Oscar. (Il pezzo
originariamente dedicato al violinista Itzhak Perlman).
Alberature della “Collina dei saggi”
Koelreuteria paniculata (Laxm.):La Koelreuteria detto anche
albero delle lanterne cinesi per la forma dei frutti, una
pianta della famiglia delle Sapindacee, originaria della Cina,
Corea e del Giappone. E’ un albero caducifoglio, che non raggiunge
grandi altezze (solitamente non pi di m. 12), ampiamente
coltivato in Europa meridionale, come pianta ornamentale.
I fiori sono piccoli(ca cm.1 di diametro) compaiono a met
estate e sono di colore giallo e raccolti in pannocchie
piramidali.
Maggiori informazionisul sito www.comune.bolzano.it/collinadeisaggi