Il capogruppo regionale di FdI, Marco Squarta, chiede alla presidente Catiuscia Marini di far conoscere quale sia la posizione dell’Umbria, in sede di Conferenza Stato-Regioni, a proposito della nomina del nuovo presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). L’esponente di FdI sostiene che sulla vicenda “è in corso una battaglia politica sulla quale il ministro Lotti starebbe esercitando pressioni a  favore di un proprio candidatoâ€. Squarta sollecita quindi la presidente Marini a discutere la mozione, da lui proposta, in cui si sollecita la Regione Umbria a intraprendere “iniziative urgenti per ridurre il costo dei farmaci per la cura dell’epatite Câ€.
(Acs) Perugia, 21 marzo 2017 – Il capogruppo regionale di FdI, Marco Squarta, chiede alla presidente Catiuscia Marini di far conoscere quale sia la posizione della Regione Umbria, in sede di Conferenza Stato-Regioni, a proposito della nomina del nuovo presidente dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco). Squarta sostiene che si tratta di “questione importante poiché l’Agenzia del farmaco si occupa, tra le altre cose, di determinare il prezzo dei medicinali stabilendo quali sono a carico del malato e quali altri, invece, devono essere rimborsati dal sistema sanitario nazionaleâ€.Â
“Il ruolo del presidente – spiega Squarta – non è operativo in quanto è il direttore che materialmente va a trattare il prezzo dei farmaci con le industrie, ma sulla nomina del presidente, incarico da 60mila euro all’anno, è in corso una battaglia politica sulla quale il ministro dello Sport, il renziano Luca Lotti, starebbe esercitando pressioni per affidare il posto a un proprio candidatoâ€. L’esponente di FdI, nel  sottolineare che “consuetudine vuole che siano le Regioni a indicare il nome del presidente†chiede quindi che la presidente della Regione riferisca in Aula il nome dello scienziato o dell’accademico individuato come proprio candidato per capire se la scelta ricade sullo stesso nome proposto dal braccio destro dell’ex premier”.Â
Il capogruppo di FdI “sollecita infine la presidente Marini a discutere la mozione, all’ordine del giorno da mesi, attraverso la quale era stato sollecitato l’intervento dell’Umbria in Conferenza Stato-Regioni per intraprendere iniziative urgenti utili a ridurre il costo dei farmaci necessari alla cura dell’epatite C. Ancora le politiche sul farmaco adottate in Italia – aggiunge Squarta – premiano le multinazionali a cui viene pagato per i farmaci salvavita antiepatite C un prezzo decine di volte superiore a quello dello stesso farmaco acquistato all’estero o su internet. Le recenti notizie secondo cui Aifa avrebbe ampliato la platea degli utenti – conclude – non ci confortano, perché si tratta di un numero di pazienti irrisorio quindi insufficiente rispetto alle reali richieste”. RED/tb
Fonte: Regione Umbria