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PORCARI Entro il 5 aprile via alla procedura di mobilità alla Snai – Cronaca

Porcari (LUCCA) –

PORCARI. Snai aprirà ufficialmente la procedura di mobilità per 55 dipendenti della sede di Porcari. La procedura però slitta di qualche giorno, o forse solo di qualche ora (potrebbe aperta già oggi), e comunque entro il 5 aprile, data in cui è già stato fissato un nuovo confronto tra la direzione aziendale e i sindacati alla sede di Assindustria a Lucca.

Al di là del fattore temporale non cambia la volontà della Snai, che ai rappresentanti dei sindacati nel corso dell’incontro di ieri a Roma ha confermato i numeri annunciati il 7 marzo: 68 esuberi in totale, di cui 55 a Porcari. Una doccia fredda. Non ci sono altri spazi di manovra secondo l’azienda, che ha ribadito gli sforzi fatti per ridurre il piano dei licenziamenti e la necessità di una “cura dimagrante”. Non ci stanno però i sindacati, che promettono battaglia. Una volta che sarà avviata la procedura ci saranno 75 giorni di tempo per definire l’accordo e trovare soluzioni alternative ai licenziamenti. La documentazione per l’avvio della procedura, non ancora completa, sarà inviata nei prossimi giorni all’Inps, al ministero e ai sindacati. Poi partiranno le lettere di licenziamento. I sindacati puntano almeno a ridurre il numero degli esuberi.

Una procedura che viene aperta con gli ammortizzatori sociali (contratti di solidarietà e cassa integrazione) a rischio, dopo che l’Inps ha classificato i lavoratori della Snai come appartenenti al settore terziario anziché quello industriale in seguito della fusione con la Cogemat. La speranza dei lavoratori è di risolvere al più presto il caso aperto all’Inps.

Intanto l’azienda, ecco l’altra novità della giornata, ha già preparato le carte del ricorso contro la decisione dell’istituto di previdenza. A Roma per i sindacati erano presenti tra gli altri Massimo Braccini e Mauro Rossi (Fiom Cgil), Narcisa Pellegrini (Fim Cisl) e Massimiliano Bindocci (Uiltucs) in rappresentanza dei lavoratori del call center ai quali si applica il contratto del commercio, con meno garanzie rispetto ai metalmeccanici. «In questo settore – spiega Bindocci – gli esuberi dichiarati sono due e riguardano il settore delle pulizie. Ma in questo comparto c’è una carenza di personale anche se Snai ritiene che gli esuberi siano necessari alla riorganizzazione e che si possono raggiungere gli obiettivi con meno personale. Noi non siamo d’accordo. Aspetteremo di ricevere la documentazione di avvio della procedura di mobilità per valutare le azioni da mettere in campo».

Intanto il settore ha proclamato lo stato di agitazione. «È stato un incontro interlocutorio – ha sintetizzato Narcisa Pellegrini – una volta aperta la procedura contiamo di avere il tempo per un accordo che offra le maggiori garanzie possibili ai lavoratori».

Oggi intanto assemblea dei lavoratori del settore metalmeccanico. Prima del 5 aprile la situazione della Snai sarà al centro del summit in Regione previsto il 29 marzo a Firenze. La richiesta delle organizzazioni sindacali

è stata accolta dal presidente della Regione Enrico Rossi. Saranno presenti il consigliere del presidente della Regione per le questioni del lavoro Gianfranco Simoncini, il sindaco di Porcari Alberto Baccini e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria.

Fonte: Il Tirreno