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PORCARI Danni all’Iti Fermi, la Provincia fa causa – Cronaca

Porcari (LUCCA) –


LUCCA. Il 7 ottobre del 2013 trecento studenti dell’Iti Fermi vennero fatti uscire dalle aule per fortissime vibrazioni. Oltre tre anni dopo la Provincia – proprietaria dell’immobile di San Filippo – ha deciso di fare causa ai presunti responsabili del disagio, chiedendo i danni per quanto avvenuto alla scuola superiore.


Secondo il sopralluogo dei tecnici di palazzo Ducale svolto in quei giorni, infatti, a causare le vibrazioni fu un cantiere che stava realizzando un parcheggio in un’area privata lungo via Lippi Francesconi, accanto al cimitero della frazione.


In particolare, il responsabile sarebbe un particolare tipo di macchinario, il “costipatore a rullo vibrante” «le cui vibraazioni avevano generato lo sfondellamento di parte dei solai della scuola Iti Fermi, dando luogo a un richio oggettivo di distaccamento di porzioni di solaio, costringendo pertanto l’ente a provvedere con estrema urgenza alla messa in sicurezza».


Quel 7 ottobre – era un lunedì – la decisione di evacuare un’ala della scuola (quella sud) venne presa dall’allora dirigente Donatella Buoriposi. Ma già dalla fine della settimana precedente all’interno delle aule si sentivano le vibrazioni. All’inizio – come ovvio – si pensò che si potesse trattare di un terremoto. Ma, scartata questa ipotesi, così come quella del passaggio di un aereo, alla dirigente non restò che far uscire i ragazzi e chiamare i tecnici delle Provincia per indagare. Specificando, tuttavia, che non c’erano stati rischi per gli studenti e per il personale della scuola.


Alla fine i responsabili furono individuati nel committente delle operare, la San Filippo srl di Porcari, nella ditta esecutrice dei lavori, la Co.Ge.Ma.V. di San Filippo e nel direttore dei lavori, Giovanni Vitelli.


A loro la provincia ha richiesto di pagare gli 86.000 euro spesi per riparare i danni causati all’edificio del “Fermi” dalle vibrazioni. Ma – si spiega nei documenti di palzzo Ducale – «le ditte responsabili non hanno risposto o hanno risposto negando la responsabilità dei danni». Responsabilità che, perà, è stata riaffermata in un recente rapporto a firma di Raffaella Gragnani, del servizio pianificazione territoriale della Provincia.


Per questo l’ente guidato da Luca Menesini ha deciso di fare causa, affidando l’incarico di tutelarla davanti al giudice all’avvocato Viviana Fancelli.


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Fonte: Il Tirreno