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(Acs) Perugia, 3 aprile 2017 – “I professionisti dell’Umbria hanno diritto ad essere ammessi ai bandi Por, Fse e Fesr 2014-2020 come succede già in altre 19 Regioni italianeâ€. È quanto dichiara il capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi, che annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta “per sapere i motivi per i quali l’Umbria ha scelto di non attuare quanto previsto dalla legge di stabilità 2016, che ha recepito in Italia il piano Tajani per le libere professioniâ€.
“Questo – spiega Nevi – non è più tollerabile, anche perché non è in linea con una legge dello Stato che, ancorché priva di sanzioni, deve essere assolutamente rispettata dalle Regioni. A tal fine annuncio che chiederò a tutto il centrodestra di firmare una mozione che impegni la Giunta regionale a predisporre i prossimi bandi, anche quelli di imminente uscita a valere sul Fondo sociale europeo e sul Fondo europeo di sviluppo regionale, in modo tale che vi siano anche i liberi professionisti tra i beneficiariâ€.
Per Nevi “questa è stata una grande battaglia portata avanti e vinta da Antonio Tajani in Europa, quando fu Commissario europeo alle Attività produttive, che si è concretizzata con la stesura del piano d’azione per le libere professioni del 2014, poi recepito dallo Stato italiano con la legge di stabilità 2016 (art.1 c.821 della legge ‘208/2015’) mai attuata dalla Regione Umbria. L’esclusione dai bandi di avvocati, commercialisti, medici, geometri, ingegneri, architetti, geologi è assolutamente illegale, inaccettabile se non frutto di una discriminazione ideologica che affonda le radici nella storica avversione della sinistra umbra per le libere professioniâ€. RED/dmb
Fonte: Regione Umbria