Udine, 12 aprile – “Numeri da record per l’edizione 2017 del Vinitaly in termini di imprese partecipanti e di afflusso di persone. Un’edizione che ha richiamato anche un’attenzione da parte delle istituzioni, a partire dalla visita del ministro alle Politiche agricole, Maurizio Martina, a sancire la nascita della Doc Friuli Venezia Giulia”.
Lo ha indicato l’assessore regionale alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli, nella giornata conclusiva della 51. edizione della fiera internazionale, traendo un primo bilancio della kermesse in chiave Friuli Venezia Giulia. I numeri dello stand regionale riportano 6200 degustazioni qualificate nell’enoteca regionale dai sommelier dell’Ais Fvg che hanno fatto apprezzare i vini di tutte le otto Doc della regione. Sono state 1500 le degustazioni nel banco dedicato alla Ribolla Gialla spumantizzata e 135.000 i bicchieri distribuiti alle aziende nelle giornate veronese, oltre 500 i partecipanti ai 18 incontri organizzati nello stand regionale e quasi 2000 le brochure dell’Ersa Fvg distribuite ai visitatori. Nel tracciare il bilancio, Shaurli ha rimarcato come la nostra vitivinicoltura sia di fronte ad opportunità importanti che vanno colte pienamente: dalla Doc Fvg, alla Doc interregionale del Pinot Grigio fino alla Ribolla Gialla, oltre all’aumento dell’export e all’attenzione per le nostre innovazioni in termini di sostenibilità ambientale. A questi aspetti si aggiungono, secondo Shaurli, i riconoscimenti internazionali e l’attenzione delle istituzioni. “La visita del ministro Martina allo stand – ha precisato – è un ulteriore riconoscimento per la Doc Fvg che a Vinitaly presentava i primi vini rappresentando già una realtà importante con 1500 ettari rivendicati ed oltre un milione di bottiglie già sul mercato con la nuova denominazione regionale. Un obiettivo atteso da 40 anni – ha rimarcato – che premia l’unità della nostra filiera vitivinicola ed ora diventa una grande opportunità per far conoscere e presentare al meglio il nostro territorio ed i suoi prodotti”.
Shaurli ha sottolineato anche il riscontro del grande pubblico e degli operatori del settore. “Sono risultati importanti – ha detto – che dobbiamo saper sfruttare. Mai come ora pare che il Friuli Venezia Giulia, e più in generale il Nordest, sia riferimento per la vitivinicoltura nazionale e non solo. È un’occasione per crescere ancora ma fondamentale rimarrà l’unità del comparto, la scelta di continuare a puntare sulla qualità e sempre più sull’identificazione fra il territorio ed i nostri vini valorizzando peculiarità e caratteristiche che non possono essere riprodotte altrove, qualità sempre più richiesta dal cittadino consumatore”
“Dobbiamo finalmente capire – ha concluso l’assessore – che cambiamenti ed innovazioni rappresentano opportunità e non problemi anche se certo vanno gestiti come abbiamo fatto con la Doc Fvg e come dobbiamo fare con la Ribolla Gialla”.
Ribolla Gialla che ha rappresentato nel 2016 il vino italiano in assoluto in maggior espansione in termini di produzione e valore e che ha riscosso grande attenzione anche Verona.
Soddisfatti i produttori presenti alla Fiera, che hanno già ottenuto dei riscontri positivi e dei contatti commerciali con gli oltre 60 buyer esteri provenienti da Cina, Germania, Centro Europea e Canada. ARC/LP/fc
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Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia