Cambia l’offerta delle Residenze sanitarie assistenziali, aumentano i posti letto ed è il cittadino che sceglie dove vuole andare. Le novità sono state illustrate in una conferenza stampa dal direttore dei servizi sociali della Asl toscana sud est Patrizia Castellucci e dai Comuni coinvolti: Arezzo, Subbiano, Capolona, Monte San Savino, Civitella, Castiglion Fibocchi. Â
Una deliberazione della Giunta regionale, la 995 dell’11 ottobre 2016, dà il via al sistema di libera scelta per i cittadini non autosufficienti per i quali la soluzione più appropriata, dopo un percorso assistenziale mirato, è il ricovero in una struttura residenziale. L’anziano non autosufficiente viene valutato da un’apposita commissione multidimensionale della Asl e, se ha diritto al titolo d’acquisto sanitario per la Rsa, può scegliere dove spenderlo.
L’assessore alle politiche sociali del Comune di Arezzo, Lucia Tanti: “sottoscriviamo insieme, tutti i Comuni e tutte le Rsa della zona aretina, un accordo in un settore molto importante per le famiglie grazie a un lavoro di confronto che ci ha consentito innanzitutto di mantenere invariati i costi. Nel caso di un loro incremento, questo dovrà essere concordato e approvato con i sindaci di zona e solo in cambio di una crescita dei servizi. I principi ai quali teniamo, dunque, sono: rigore, trasparenza, controllo da parte dei soggetti pubblici. L’altro aspetto che voglio sottolineare è l’autorevolezza della zona aretina dinanzi alla Regione: la nostra forza ha fatto sì che si sentisse una voce unitaria che ci ha permesso di ottenere 914.000 euro in più dalla Regione stessa per le quote ai cittadini. Una pari dignità con altre zone della Toscana finalmente conseguita. Da un punto di vista politico, continuiamo a ritenere che squadra che vince non si cambia. Alla vigilia del nuovo disegno sanitario regionale, questa zona ribadisce che vuole rimanere da sola, ma non per un punto di campanilismo ma perché dimostra di sapere lavorare e di avere tutte le condizione tecniche, numeriche e di competenza per restare tale. Non ci sono motivi che questa situazione venga smontata alla luce di logiche numeriche discutibili. Su questa scelta non molliamo di un millimetroâ€.
“Queste nuove modalità di offerta consentono di operare in modo uniforme in tutta la Toscana – afferma Castellucci. Nel portale della Regione le strutture autorizzate e accreditate inseriscono la disponibilità dei posti letto e il cittadino può scegliere. Saranno i servizi della Asl a vigilare perché tutto si svolga nel rispetto delle norme. Si tratta di un accordo che rimette in gioco una forte capacità di concertazione e programmazione dei vari soggetti coinvoltiâ€.
“Nella nostra zona distretto sono presenti 13 Rsa, 8 pubbliche e 5 private, e sono 353 i posti letto autorizzati – dichiara il direttore della zona distretto aretina Antonella Valeri. Nel 2017 la Regione ci ha assegnato 6.720.834,39 euro, 914.217.29 euro in più rispetto agli anni passati, come ricordava l’assessore, che corrispondono a 47 quote sanitarieâ€.
“Abbiamo fatto in modo – conclude Castellucci – che tutte le zone raggiungessero una copertura pari a 1,14 posti letto per ogni 100 abitanti e così è stato anche per la zona aretina. Questo ci permette anche di abbattere la lista di attesa che al 31 dicembre 2016 era di 43 posti lettoâ€.
Le strutture, nell’ambito del rispetto del principio di programmazione delle politiche sociosanitarie, concordano con la conferenza dei sindaci la retta sociale che sarà praticata. La quota sociale è pagata dal cittadino ma nel caso non abbia risorse economiche provvederà  il Comune. Attualmente è di 52,60 euro.
Fonte: Comune di Arezzo