“Abbiamo scelto di astenerci sul voto al regolamento Unesco perché, per quanto tardivo, lo stop al proliferare dei minimarket è comunque da accogliere positivamente. Se solo il PD ci avesse ascoltato sette anni fa, il degrado del nostro centro storico sarebbe stato arrestato per tempo, ma ormai la frittata di Renzi e Nardella è fattaâ€. Questo il commento del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai il giorno dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale delle modifiche al regolamento per l’area Unesco varato nella sua prima versione lo scorso anno.
“Purtroppo in politica non serve dire a cose fatte ‘noi lo avevamo detto’ – nota Cellai –, ma è evidente a tutti che, se il regolamento ha avuto la necessità di essere modificato dopo appena un anno, i limiti che avevamo evidenziato un anno fa c’erano. Ma soprattutto, il PD è intervenuto con un ritardo di sette anni nell’affrontare il fenomeno dei minimarket, vera piaga del nostro centro storico; l’esatto contrario di ciò che dovrebbe essere un esercizio commerciale degno di Firenze: pseudo negozi, in realtà magazzini-spaccio di alcolici con prezzi a misura di tasca dei minorenni.
Ora almeno, dopo le modifiche al regolamento approvate ieri, sappiamo che per tre anni non sarà possibile aprire nuove attività di questo tipo. È un dato positivo, e per questo ieri in aula abbiamo scelto di astenerci. Da oggi in poi, però, deve cominciare un altro lavoro: quello di intensificare e rendere davvero efficaci i controlli sulle norme approvate da parte della Polizia Municipale, altrimenti avremo solo l’ennesimo regolamento inutileâ€.
“Più che mai adesso – aggiunge Cellai – dobbiamo impegnarci per difendere la qualità degli esercizi commerciali in centro storico. Ieri in aula noi abbiamo lanciato un invito al PD: lavoriamo sul regolamento urbanistico per garantire che l’estetica dei negozi dell’area Unesco sia consona al contesto. Questo resta per noi un punto cruciale. E serve anche una riflessione: lo stop a nuovi bar e ristoranti va a tutto danno dei commercianti, che in questi anni dal comune non hanno avuto nessun supporto per rendere più sostenibili le proprie attività . Difficile garantire la vivibilità del centro storico quando a fronte di decine di esercizi aperti non si realizzano parcheggiâ€.
“Da parte nostra, esprimiamo soddisfazione per l’approvazione di tre dei nostri emendamenti: lo stop agli home restaurant, che potevano diventare un ‘cavallo di Troia’ per aggirare i limiti imposti dal regolamento; il no al divieto di ampliamento delle superfici dei locali e infine quello che esplicita quali siano i compiti degli steward assunti dai locali per evitare schiamazzi e disturbo al vicinato†conclude il capogruppo azzurro. (fdr) Â
Fonte: Comune di Firenze