Il ricordo dell’agguato mortale delle Brigate Rosse al vicedirettore de La Stampa Carlo Casalegno, avvenuto il 16 novembre di 40 anni fa, ha aperto il 3 maggio a Torino la 10a. Giornata della memoria dei giornalisti uccisi da mafia e terrorismo.
Alla manifestazione ha partecipato il presidente della Regione, che ha dichiarato che la violenza va sempre condannata senza mezzi termini e che se è vero che non sempre la violenza è terrorismo è altrettanto vero che la violenza è un brodo di coltura in cui tutto può annegarsi e svilupparsi nelle sue forme peggiori.
Il presidente ha poi voluto affermare che c’è una differenza tra ricordo e memoria: il ricordo è rendere onore a un sacrificio, la memoria è ricordare per capire il valore che hanno oggi le azioni di ieri, è riflessione e attualizzazione. In questo senso adesso si guarda ai fatti di quel periodo buio per la Repubblica, che non fu capito allora da troppe persone.
Fonte: Regione Piemonte
Fonte: ANSA