Udine, 10 mag – L’assessore regionale alle Autonomie locali,
coordinamento delle riforme, comparto unico e sistemi
informativi, Paolo Panontin, ha illustrato al Consiglio delle
autonomie locali (Cal) i criteri per l’assegnazione, in sede di
piano di liquidazione, dei beni immobili e delle partecipazioni
delle tre province dismesse, Gorizia, Pordenone e Trieste.
Il Cal non ha provveduto a esprimere il proprio parere sulla
delibera della Giunta regionale che reca tali criteri.
È infatti stata accolta la proposta dello stesso Panontin volta
ad assicurare un ruolo partecipativo alle Unioni e ai Comuni sul
territorio dei quali si trovano i beni che sono attualmente di
proprietà delle Province dismesse.
Un ruolo che sarà espletato attraverso una commissione del Cal
appositamente costituita alla quale ciascuna delle Unioni e i
Comuni interessati dovranno far pervenire le proprie valutazioni
e proposte in merito ai beni e alle partecipazioni da distribuire
sul proprio territorio.
L’elenco dei beni oggetto del provvedimento è stato pubblicato
sul sito della Regione.
In apertura della seduta del Cal, Panontin aveva ricordato che la
definizione dei criteri per la distribuzione sul territorio di
immobili, partecipazioni societarie, partecipazioni in consorzi e
associazioni delle province dismesse è il frutto di un lavoro
svolto congiuntamente con l’assessore alle Finanze, Francesco
Peroni.
I beni interessati sono destinati a scopi socio-sanitari,
assistenziali e culturali, ma si tratta anche della
partecipazione a enti fieristici e consorzi.
Va inoltre considerato, ha specificato l’assessore, che le sedi
istituzionali delle Province dismesse sono connesse a sensibilitÃ
territoriali ed identitarie in quanto si tratta di edifici di
portata storica che rivestono un valore simbolico per le
rispettive comunità e, avendo rappresentato un ente di area
vasta, fanno oramai parte del patrimonio dei rispettivi
territori.
Successivamente, il Cal ha raggiunto unanimemente l’intesa sul
disegno di legge presentato da Panontin, inerente il comparto
unico, che farà slittare al 1 gennaio 2018 l’attuazione del ruolo
unico della dirigenza.
Il Cal, ha quindi provveduto a designare, su proposta delle Uti,
quattro componenti del tavolo tecnico per il benessere
ecosostenibile (Bes) degli enti locali del Friuli Venezia Giulia,
identificandoli in Pamela Mason (Uti Friuli Centrale) e Maddalena
Crimi (Uti Giuliana) per le competenze informatiche, Luciano
Gallo (Uti Dolomiti friulane) e Ivo Nassivera (Uti Tagliamento)
per le competenze metodologico-statistiche.
ARC/CM/fc
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia