“Ormai siamo abituati a veder apparecchiare il cortile della Dogana, il salone dei Cinquecento e altre sale per feste private.
Abbiamo capito – aggiunge la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – che l’affitto ai privati di Palazzo Vecchio è un’importante risorsa per il Comune di Firenze, ma tutto dovrebbe avere un limite.
Ci giungono voci che venerdì scorso sia addirittura stata organizzata una discoteca all’interno e stamani abbiamo depositato un’interrogazione per saperne di più.
Ci preme però sottolineare fin da subito, che se ciò fosse vero noi del Movimento 5 Stelle siamo contrari a questa estremizzazione degli scopi per cui si affittano ai privati queste stanze.
Andrea Romano, noto esponente del Partito Democratico, durante una trasmissione televisiva di due giorni fa, alla domanda dove fosse il confine fra valorizzazione e “sputtanamento†della cultura ha risposto: “Dipende dalla qualità dei progetti†ed ha precisato che non c’è niente di male se i palazzi storici vengono affittati una tantum.
Ma chi stabilisce quel limite? Chi esprime giudizi sulla qualità dei progetti?
Può essere considerato “un progetto†trasformare la sede del Comune, luogo dove si esprime la democrazia, in una sala per catering o peggio in una discoteca?
Noi pensiamo che l’affitto di Palazzo Vecchio non stia avvenendo una tantum ma regolarmente e di questo passo rischia di diventare l’attività principale, per questo analizzeremo molto attentamente il nuovo regolamento sull’uso dei beni comuni.
Ci sentiamo in perfetta sintonia con il prof. Montanari e gran parte degli intellettuali che denunciano il preoccupante atteggiamento che tende ad assimilare il patrimonio culturale al lusso e a trasformare i musei, da luoghi dove si produce conoscenza, in luna park.
Anche la nostra proposta di mettere una targa in Palazzo Vecchio che ricordi il nostro più illustre cittadino, ingiustamente esiliato, il grande Dante Alighieri è stata bocciata in commissione cultura senza una valida motivazione. Sembra una barzelletta ma anche questo è un sintomo di quanto lontana sia dalla cultura questa amministrazione.
Forse – conclude Silvia Noferi – l’Amministrazione avrà creduto di mettere in imbarazzo qualche ricco compratore di yacht, citando Dante nelle stanze dove lui operò ma che ora sono addobbate per le festeâ€. (s.spa.)Â
Fonte: Comune di Firenze