Questo l’intervento nel consiglio comunale di oggi del capogruppo PD Angelo Bassi dopo la comunicazione del sindaco Dario Nardella sui primi mille giorni di mandato amministrativo
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“Cari colleghi,
innanzitutto voglio ringraziare il Sindaco per la sensibilità dimostrata nei confronti del Consiglio Comunale.
La relazione del Sindaco e il dibattito che stiamo facendo non sono un fatto scontato, né dovuto. Se il Sindaco ha sentito la necessità di coinvolgere il Consiglio Comunale in questa importante riflessione a 1000 giorni dall’inizio del suo mandato, questo è un segno di rispetto istituzionale che noi non sottovalutiamo ed anzi abbiamo voluto cogliere pienamente.
Nella relazione del Sindaco c’è una parte importante di rendicontazione del lavoro svolto, che è tanto. Non intendo riprendere quanto già esposto e che sarà oggetto di riflessioni ulteriori. In consiglio comunale e nella città .
Voglio però sottolinearne il valore politico, non solo la giusta e condivisibile
rivendicazione da parte di chi ha governato la città e oggi presenta quanto realizzato.
Dar conto al Consiglio e alla città di ciò che si è fatto e delle difficoltà superate è un sano e doveroso “esercizio democratico†che noi apprezziamo come valore e che dovrebbe essere il comportamento di qualsiasi istituzione.
Non sempre è così. Direi, anzi, che è merce rara. Per Firenze è però particolarmente importante.
Concordo con il Sindaco: oggi Firenze sta vivendo la più grande trasformazione degli ultimi 150 anni. Per tutta una serie di circostanze che vengono da progettualità pregresse, concentrazione di importanti investimenti pubblici e privati in questo periodo (anche di carattere internazionale), il rinnovato rapporto di Firenze con lo Stato centrale, nuovi livelli istituzionali come “la Città metropolitanaâ€. E’ importante averne consapevolezza.
E’ importante capire che stiamo vivendo questo periodo in un contesto generale che, a sua volta, è attraversato da cambiamenti e trasformazioni i cui esiti spesso non sono prevedibili, ma hanno comunque conseguenze qui ed ora”. (fdr)Â
Fonte: Comune di Firenze