n.114
Minuto di silenzio per l’attentato a Manchester, ricordo di Falcone 25 anni dopo la morte
Questa mattina il presidente del Consiglio regionale Francesco Bruzzone ha espresso il cordoglio dell’Assemblea legislativa per le vittime dell’attentato terroristico accaduto ieri sera a Manchester. Bruzzone ha ricordato anche che proprio oggi ricorre il 25esimo anniversario della strage di Capaci dove perse la vita Giovanni Falcone.
Il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio.
«Un nuovo, terribile attentato ha insanguinato l’Europa – ha esordito Bruzzone – Questa volta ha sconvolto il popolo britannico, ha portato morte e terrore fra tanti giovanissimi, forse c’erano anche dei bambini, al termine di un concerto nella città di Manchester».
Il presidente ha aggiunto: «Non sono state ancora definite con precisione le modalità con cui è stata attuata la strage di ieri sera e il bilancio di quanti hanno perso la vita sta, purtroppo, progressivamente crescendo, ma sembra ormai accertato che si tratta di un nuovo attacco terroristico, l’ultimo di una strategia che vorrebbe trasformare l’Europa in un teatro di morte e di paura. Resta, dunque, ferma la nostra condanna nella piena convinzione che noi tutti non possiamo e non dobbiamo piegarci a questa spietata regia, che vuole annientare i valori di libertà , pace e democrazia che ispirano la nostra storia». Bruzzone ha espresso «a tutto il popolo britannico, ai parenti delle vittime, alle famiglie dei numerosi feriti la vicinanza e la solidarietà della nostra terra e di tutta l’Assemblea legislativa». Il presidente ha ricordato, inoltre, l’attentato, avvenuto esattamente 25 anni fa in cui persero la vita il giudice Falcone, la moglie e gli uomini della sua scorta: «Quella tragedia colpì il popolo italiano, tutti i cittadini onesti cercando di incrinare, senza riuscirvi, la difesa della legalità . Poche settimane dopo la mafia si accanì anche contro Paolo Borsellino, un altro magistrato che si sacrificò per combattere il cancro della malavita organizzata. A loro – ha aggiunto – va la nostra immutata riconoscenza: grazie al loro coraggio, alla loro tenacia investigativa, alla altissima tempra morale che ha ispirato il loro agire, regalandoci così una grande lezione di vita, la mafia è stata arginata». Bruzzone ha concluso l’intervento citando una riflessione di Giovanni Falcone: “Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti fra i vari consociati per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovereâ€
Seduta sospesa per riunione UPI
Gianni Pastorino (Rete a sinistra &liberaMente Liguria) ha chiesto la sospensione della seduta per permettere una riunione dei capigruppo in cui chiarire alcuni aspetti della relazione tecnica, inviata ai capigruppo nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio Bruzzone in merito alla mancata diretta televisiva streaming della seduta precedente. Pastorino, in particolare, ha chiesto se si è trattato di un disguido oppure c’era stata una responsabilità politica.
Raffaella Paita (PD) ha condiviso la necessità di una riunione con i capigruppo e ha sostenuto che, sia nei tempi di discussione della mozione di censura dell’assessore Mai sia nell’ultima convocazione della conferenza dei capigruppo, non sarebbe stato rispettato il regolamento. Paita, inoltre, ha stigmatizzato l’assenza del presidente della giunta Toti e di alcuni assessori alla seduta odierna.
Francesco Bruzzone ha respinto le accuse di Paita sul mancato rispetto del regolamento e ha assicurato che i documenti consegnati ai consiglieri sulla mancata diretta e la testimonianza, fornita da alcuni responsabili della stessa emittente televisiva durante la precedente conferenza dei capigruppo, dimostrano che non c’è stata nessuna volontà politica di non trasmettere la precedente seduta.
Alessandro Piana (Lega Nord Liguria-Salvini) ha difeso l’operato dell’Ufficio di presidenza e si è dichiarato, comunque, favorevole alla sospensione.
Alice Salvatore (Mov5Stelle) ha chiesto che la riunione dell’Ufficio di presidenza integrato dai capigruppo avvenisse alla fine della seduta.
Matteo Rosso (FdI-An) ha annunciato che non avrebbe partecipato all’Ufficio di presidenza integrato dai capigruppo.
La richiesta di Pastorino è stata accolta con il voto contrario del Movimento5Stelle
Liquidazione e ricollocazione personale CBA di Genova
Giovanni Battista Pastorino (Rete a Sinistra & liberaMENTE Liguria) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta di tutelare l’occupazione dei quattro lavoratori impiegati presso il CBA, «considerato che nel 2013 tre dipendenti erano già stati utilmente ricollocati grazie all’intervento degli uffici regionali». Pastorino ha ricordato che i consorziati del CBA (Regione, Università e Galliera), in seguito della diminuzione dei fondi pubblici per la ricerca nel gennaio 2013 deliberarono lo scioglimento del CBA e la sua liquidazione: tre dei sette dipendenti, in collaborazione con recedente giunta regionale che si era anche impegnata a ricollocare tutto il personale dell’ente, furono assunti dalla Bureau Veritas Italia spa. Il consigliere ha ricordato che il 30 giugno prossimo scadono i termini per il licenziamento e «a tutt’oggi non esistono ancora garanzie di ricollocazione – ha spiegato – per i quattro dipendenti rimasti le cui professionalità potrebbero ancora essere di grande utilità presso le realtà locali esistenti in questo settore».
Per la giunta ha risposto l’assessore alla sanità Sonia Viale la quale ha assicurato che l’assessorato sta seguendo il caso. «In merito alla possibilità che Regione Liguria possa provvedere all’assunzione diretta – ha precisato – la Regione non è in condizione di assumere i dipendenti indicati in quanto, come è noto, l’Ente pubblico può procedere solo mediante concorso. In merito alla possibilità che i lavoratori possano essere assunti dalle Società partecipate da Regione Liguria – ha aggiunto – il Decreto Madia ha posto limitazioni alle assunzioni a tempo indeterminato a partire dall’entrata in vigore del Decreto Correttivo, che ora è giacente presso la competente commissione parlamentare». Viale ha concluso: «Potrà essere valutata l’utilizzazione di queste professionalità presso società ed enti di diritto privato che non rientrano nel vincolo del decreto Madia».
Canili nella provincia della Spezia
Gabriele Pisani (Movimento 5 Stelle) ha illustrato un’interrogazione, sottoscritta dall’intero gruppo, con la quale ha chiesto alla giunta di far fronte alla situazione di emergenza sanitaria in diversi canili della provincia spezzina, in particolare in quello di San Venerio, e quali provvedimenti assumerà «per ristabilire le condizioni di legalità e normalità ».
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha assicurato che «ad oggi non si hanno evidenze di emergenze sanitarie in corso nei canili indicati». Le pregresse forme infettive – ha aggiunto – erano limitate a casi già noti, già oggetto lo scorso anno di precedenti interrogazioni. Viale ha tracciato un quadro dettagliato della situazione nelle differenti strutture, sottolineando che vengono eseguiti gli adeguati controlli, e ha puntualizzato che il medico veterinario dell’Asl accede con regolarità in ciascun canile per assolvere le verifiche di competenza.
Aggressione al personale dell’ospedale San Bartolomeo di Sarzana
Francesco Battistini (Rete a sinistra&liberaMENTE Liguria) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Gianni Pastorino, con cui ha ricordato l’episodio avvenuto nel Pronto Soccorso dell’ospedale San Bartolomeo di Sarzana, nella notte tra il 14 e il 15 aprile, quando 3 operatrici del reparto furono aggredite da un giovane appena ricoverato. Il ragazzo, uno studente, aveva prima aggredito il medico che lo stava curando e subito dopo due infermiere. «E’ inaccettabile che gli operatori del Pronto soccorso – ha detto – possano essere oggetto di atti violenti, sia da parte di pazienti che di chiunque abbia accesso ai locali. Chiedo, dunque, quali sistemi di sicurezza sono adottati nei reparti di pronto soccorso degli ospedali San Bartolomeo di Sarzana e Sant’Andrea della Spezia e del Punto di Primo Soccorso del San Nicolò di Levanto per tutelare l’incolumità degli operatori e in quali tempi la Regione intende intervenire».
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha sottolineato che il tema riguarda l’intera regione. Ha quindi precisato che l’Asl 5 ha tra le sue priorità le azioni per prevenire questi episodi, per potenziare il monitoraggio, migliorare le condizioni organizzative e strutturali dei servizi, valutare, gestire, contenere ed arginare le situazioni a rischio. Detto questo, Viale ha precisato che nelle strutture della provincia spezzina è attiva la vigilanza armata. In particolare la Coopservice assicura il servizio presso l’ospedale Sant’Andrea ed il presidio “San Bartolomeo†di Sarzana. L’assessore ha indicato tutti gli orari di piantonamento fisso e di ronda e ha precisato che la “Lince†assicura il servizio in altre strutture, quali, ad esempio, il Sert di Sarzana.
Esenzione del ticket sanitario per la malattia policistica renale autosomica
Gianni Pastorino (Rete a sinistra&liberaMENTE Liguria) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Francesco Battistini, ricordando che la malattia policistica renale dell’adulto o, semplicemente, rene policistico dell’adulto, secondo il decreto del 12 gennaio 2017 con i nuovi LEA , rientra fra le malattie rare e dispone che “le Regioni e le province autonome disciplinano le modalità di accertamento del diritto alle prestazioni, di fornitura dei prodotti e i quantitativi massimi concedibili sulla base del fabbisogno determinato in funzione del livello di gravità della malattiaâ€. Pastorino ha chiesto alla giunta come verranno disciplinate le modalità di accertamento del diritto alle prestazioni e quando esenterà dal pagamento delle prestazioni questa malattia.
Per la giunta ha risposto l’assessore alla sanità . Sonia Viale ha ripercorso nel dettaglio tappe e tempistiche di attuazione da parte delle Regioni del nuovo decreto del gennaio scorso sui nuovi Lea, che prevede anche un ampliamento delle malattie rare, tuttavia – ha spiegato Viale, «la forma autosomica dominante del rene policistico è la principale causa genetica di insufficienza renale dell’adulto con una frequenza di un caso ogni mille nati vivi, pertanto non è classificabile come Malattia rara»
Biologi e ricercatori precari del Gaslini
Sulla situazione dei biologi precari dell’ospedale “Gaslini†sono state presentate un’interpellanza dal gruppo Rete a Sinistra&LiberaMENTE Liguria ed una interrogazione dal Movimento 5 Stelle:
L’interpellanza di Rete a Sinistra-Libera-MENTE Liguria, che ha come firmatario Gianni Pastorino, ed è sottoscritta dal collega di gruppo Francesco Battistini, evidenzia che, dopo una vertenza sindacale durata anni, il 25 novembre del 2016, è stato siglato un accordo con la Regione Liguria per dare avvio ad un processo di stabilizzazione di circa venti biologi precari del Gaslini. L’accordo – ha aggiunto – prevede l’inserimento in ruolo negli ospedali regionali di coloro che hanno superato un concorso pubblico e sono iscritti in quattro graduatorie redatte all’ospedale Gaslini. Il consigliere ha evidenziato che l’accordo definitivo è stato siglato nel dicembre 2016. Pastorino ha chiesto, quindi, alla giunta perché non sia stato rispettato l’accordo di dicembre 2016, e perché sono state concesse tre deroghe per l’assunzione di biologi, «ignorando le graduatorie del Gaslini» e se le deroghe del 2017 «saranno concesse alle ASL richiedenti solo se vincolate all’assunzione di persone presenti nelle graduatorie del Gaslini».
Marco de Ferrari, nell’illustrare l’interrogazione del Movimento 5 Stelle, ha ricordato che il 30 marzo 2017 è stato approvato lo schema di accordo tra Stato e Regioni per il riparto dei fondi 2017-2018 per l’assunzione e la stabilizzazione dei precari del sistema sanitario. Il consigliere ha evidenziato: «L’ipotesi di protocollo di intesa fra Regione, Gaslini e sindacati di categoria, firmato da tutte le parti il 26 novembre 2016  intendeva trovare una soluzione del precariato di ricerca». De Ferrari ha, quindi, chiesto alla giunta di rispettare l’accordo e stabilizzare i ricercatori precari potenziando l’organico, «considerata la scadenza delle graduatorie prevista per il 31 dicembre 2017», sottolineando che la stabilizzazione è stata attivata «per pochi professionisti rispetto al numero totale dei precari presenti in Istituto».
Per la giunta ha risposto l’assessore alla sanità Sonia Viale.  L’assessore ha rilevato che il protocollo d’intesa fra Regione, IRCCS e Organizzazioni sindacali di categoria sulla criticità dei contratti, divenuto definitivo nel gennaio scorso, vincola tutte le aziende, gli enti e gli istituti del Servizio sanitario regionale ad utilizzare le graduatorie del Gaslini e ha assicurato «l’impegno degli uffici competenti regionali a verificare il puntuale rispetto di questo accordo». Viale ha sottolineato, inoltre, che l’8maggio scorso è stata inviata una nuova comunicazione alle aziende ricordando quanto disposto dal protocollo. L’assessore ha sottolineato che la giunta ha chiesto ad aziende, enti e istituti la redazione dei piani di assunzione per il 2017 entro il 29 maggio: «A breve, quindi, – ha spiegato –  sarà possibile conoscere il fabbisogno totale della figura professionale in questione e presumere il livello di utilizzo delle graduatorie del Gaslini per l’anno in corso.  Ci sono, quindi, buone notizie, nel senso che avremo la pianificazione e il numero delle persone che, grazie a quella graduatoria, potranno essere assunte. Non capisco – ha concluso rivolgendosi ai due consiglieri – perché si debba sminuire l’importanza di un accordo e palesare delle violazioni che non ci sono.  E’ bene ricordare che gli impegni sono stati rispettati».
Sull’ex ospedale psichiatrico di Quarto.
Marco De Ferrari (Movimento 5 Stelle) con un’interpellanza, sottoscritta dall’intero gruppo ,ha evidenziato che con l’Accordo di Programma del 29 novembre 2013, la Regione Liguria si era impegnata ad attivarsi per la riqualificazione dell’area ex ospedale psichiatrico di Quarto, attraverso la trasformazione in parco pubblico integrato, capace di fornire anche servizi di quartiere, in ambito sanitario pubblico e culturale. Tuttavia, secondo il consigliere, recentemente Alisa avrebbe avviato un’indagine di mercato per verificare la possibilità di vendere ai privati parte dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto per creare un nuovo polo di ricovero residenziale per la salute mentale e le dipendenze. «E’ intervenuta successivamente la dichiarazione dell’assessore alla sanità , il quale – ha aggiunto – rispondendo ai cronisti e parlando di errore materiale del bando, annunciava la pubblicazione di un avviso di rettifica al fine di non venire meno all’accordo di programma a suo tempo siglato». De Ferrari ha quindi chiesto alla giunta per quali ragioni si sia provveduto a tale conferimento di incarico, «violando palesemente l’accordo di programma a suo tempo stipulato».
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha chiarito che l’indagine di mercato ha un carattere meramente esplorativo ed è finalizzata ad individuare le migliori soluzioni, sempre nel rispetto dell’Accordo di programma. Ha puntualizzato, dunque, che non è intenzione dell’amministrazione regionale rallentare i programmi di attuazione dell’Accordo.
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Assenti: Cavo, Giampedrone, Rixi, Scajola, Toti
Fonte: Regione Liguria