“Pensiamo già a riportare la corsa rosa sullo Zoncolan nel 2018”
Pordenone, 27 mag – “Un’organizzazione dell’arrivo a
Piancavallo e della partenza da Pordenone perfetta, anche a detta
del patron del Giro Mauro Vegni, che ci fa ben sperare per il
2018, quando punteremo a tornare in Carnia nella casa delle
montagne della corsa rosa”.
È un bilancio estremamente positivo quello tracciato dal
vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, al termine delle
due giornate che hanno visto il Friuli Venezia Giulia al centro
dell’attenzione mediatica in occasione dell’arrivo ieri a
Piancavallo della 19. frazione del Giro d’Italia e la partenza
quest’oggi a Pordenone della 20. tappa. Un resoconto, quello
sportivo, frutto soprattutto di una scommessa che il
vicepresidente ha giocato nel 2016 e che, anche alla luce del
passaggio della maglia rosa da Tom Dumoulin a Nairo Quintana
proprio al traguardo sulla vetta pordenonese, si è rivelata
vincente.
“Non è stato facile – ha spiegato oggi Bolzonello alla linea del
via in piazza XX Settembre a Pordenone – riproporre, a distanza
di 20 anni, un arrivo a Piancavallo. Quando ho indicato a Cainero
questa idea, ho evidenziato come fosse importante rimettere
questa salita al centro dell’attenzione del Giro non solo sotto
il profilo turistico ma anche e soprattutto per quello
agonistico. Ero infatti convinto che il Piancavallo avrebbe
potuto fare la differenza e il risultato di ieri, con il cambio
della maglia rosa, ne è stata la dimostrazione pratica”.
Per il vicepresidente, anche il ritorno di immagine è positivo.
“Su Pordenone e Piancavallo – spiega Bolzonello – sono stati
puntati gli obiettivi di 180 Paesi collegati con la
manifestazione. A ciò va poi aggiunta l’attrazione di tanti
ciclisti giunti non solo ieri per scalare la vetta dove Pantani
scrisse nel 1998 una pagina emblematica della storia del
ciclismo. Nei prossimi giorni ne arriveranno molti altri ancora
per ripercorrere il tracciato del Pirata, con un ritorno molto
significativo per l’economia e per l’immagine dell’intero Friuli
Venezia Giulia”.
Con Piancavallo e Pordenone si chiude un ciclo quinquennale della
presenza del Giro in Friuli Venezia Giulia ma all’orizzonte la
Regione rivede ancora la possibilità di ospitare altre tappe, giÃ
a partire dal prossimo anno.
“La pianificazione – spiega Bolzonello – ha visto gli arrivi del
2013 a Erto e pian di Montasio. Quindi, con la nostra
legislatura, c’è stata, l’anno successivo, la tappa conclusiva di
Trieste cui ha fatto seguito una pausa nel 2015. Nel 2016 abbiamo
disegnato la prima volta del Giro nelle valli del Natisone mentre
quest’anno c’è stato l’importante arrivo a Piancavallo. Per il
2018, quasi sicuramente, torneremo in Carnia, nella casa della
montagna per eccellenza del Giro, ovvero lo Zoncolan. Stiamo
lavorando con Mauro Vegni perché ciò si possa tradurre in realtà “.
Ed è proprio al patron del Giro ma anche a tutto il mondo del
volontariato che Bolzonello dedica il suo pensiero conclusivo.
“Oggi – spiega il vicepresidente – Vegni ci ha detto
semplicemente tre parole: come sempre perfetti. E se ciò è stato
possibile, un ringraziamento va a Enzo Cainero, senza il quale
eventi di questo tipo non si potrebbero realizzare. Oltre alla
professionalità ci mette anche il cuore, perché non guarda solo
l’aspetto sportivo ma anche la valorizzazione del territorio e
degli uomini che lavorano affinché tutto vada per il meglio. Ed è
proprio ai volontari che va il grazie più sincero, perché la
riuscita di queste grandi feste di popolo è anche merito loro e
di questo mondo fantastico che loro rappresentano”.
Per il patron delle tappe in Friuli Venezia Giulia, Enzo Cainero,
c’è grande soddisfazione per come si sono svolti i due eventi in
provincia di Pordenone “perché l’attesa era alta e il risultato
ottenuto è stato molto buono. È un bilancio da 10. Il Friuli
Venezia Giulia merita altre tappe – conclude Cainero – per la
credibilità che si è conquistata nel tempo. Accreditarsi altre
frazioni è difficilissimo per la forte concorrenza, tuttavia il
rapporto costo/benefici è straordinariamente positivo. Per questo
motivo assieme alla Regione stiamo lavorando con l’organizzazione
della Rcs Sport per il prossimo anno. Ci sono buone probabilitÃ
di farcela ancora”.
Per il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, quella vista
oggi in città è stata “una grande festa di popolo, il
prolungamento della riuscita notta rosa. È un’emozione
straordinaria assistere ad una manifestazione carica di storia e
ricca di ingredienti vincenti. Se a tutto ciò aggiungiamo anche
la ricaduta economica, possiamo affermare che più che una spesa
abbiamo compiuto un investimento”.
ARC/AL/fc
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia