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[REGIONE UMBRIA] QUESTION TIME (5) “PRESERVARE LE FARMACIE RURALI QUALI FONDAMENTALI PRESIDI TERRITORIALI” – A CASCIARI E CHIAC…

(Acs) Perugia, 26 maggio 2017 – Nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa, nel corso della sessione dedicata al Question time, il consigliere Carla Casciari (Pd) ha illustrato l’interrogazione a riposta immediata, firmata anche dal collega Gianfranco Chiacchieroni, sugli “intendimenti della Giunta per sostenere le farmacie rurali quali fondamentali presidi territoriali e se è intenzione della Regione una revisione dell’indennità per il disagiato servizio, così come avvenuto in altre regioni con orografia affine all’Umbria”.

Casciari ha spiegato che “l’Umbria è soggetta allo spopolamento, in particolar modo nelle zone rurali e nelle aree di montagna. Un fenomeno destinato ad aumentare nelle aree colpite dal sisma. Ed in questa direzione vanno gli investimenti della programmazione fondi UE ‘Aree Interne’, finalizzati ad agevolare il permanere degli abitanti in queste località incentivandone turismo, attività commerciali e servizi. Per contrastare tale fenomeno e per il mantenimento in vita dei piccoli comuni e delle frazioni è fondamentale la permanenza di importanti presidi quali per esempio gli uffici postali e le farmacie. Le farmacie rurali, collocate in realtà meno appetibili in una logica di mercato, rappresentano un vero punto di forza del Servizio sanitario per il ruolo attivo e decisivo che possono svolgere per garantire effettivamente a tutti i cittadini una parità di livelli di prestazioni. In Umbria -ha aggiunto – insistono 83 farmacie rurali che percepiscono l’indennità di disagiata residenza ma, di queste, nel 2015 soltanto 10 hanno ottenuto anche la misura aggiuntiva del disagiato servizio per un volume di spesa pari a circa 23mila euro. La Regione Umbria, a differenza di molte altre regioni, non ha, infatti, provveduto ad adeguare al costo della vita effettivo le misure delle due indennità in tempi recenti: l’indennità di disagiato servizio per una farmacia umbra con fatturato di 140mila euro è di 1.033 euro mentre nelle Marche è di 13mila euro”.

L’assessore alla sanità, Luca Barberini, ha spiegato che “nel nuovo piano sanitario le farmacie saranno valorizzate come luoghi di presidio e di fornitura di servizi. È particolarmente importante intervenire con incisività sui servizi delle zone marginali, montane e in quelle colpite dal sisma. Le farmacie rurali sono presidi da tutelare per questo chiederemo una modifica del testo unico sulla sanità per cercare di adeguare le indennità previste, fornendo anche altri strumenti per consentire di dare risposte ai cittadini che vivono in zone disagiate”. MP/

Fonte: Regione Umbria