“Abbiamo partecipato stamani alla conferenza stampa organizzata dal sindacato USB per illustrare i risultati emersi dalla compilazione del questionario inviato ai dipendenti Publiacqua.
Non solo ha risposto una percentuale significativa dei dipendenti (il 33,27% ,192 dipendenti su 577 totali) ma – aggiunge la capogruppo del Movimento 5 Stelle – la grande maggioranza delle risposte concorda nell’affermare che in seguito al cambio di piattaforma informatica (la nuova si chiama Acea 2.0) il lavoro dei dipendenti è peggiorato (74,48%) come anche è peggiorato il servizio reso agli utenti (57,3%).
Questo da solo basterebbe a porre dei dubbi sull’opportunità di avventurarsi come azienda in un investimento così costoso per produrre un risultato peggiorativo per i dipendenti e per i cittadini.
La dirigenza di Publiacqua reduce da numerose critiche dovrà spiegare quali sono stati i vantaggi di questa scelta.
A fianco di questo primo risultato balza agli occhi i risultati sulla qualità del “clima aziendaleâ€: pessimo o insufficiente per l’88,54% dei dipendenti come che la nuova piattaforma informatica sia considerata dal 68,23% possibile causa di malessere e stress degli addetti operativi a causa del demansionamento.
Per una società partecipata del Comune – conclude la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – questo dovrebbe essere tenuto in debito conto al pari degli altri parametri e degli standard previsti dalla Carta dei Servizi.
In seguito a questi risultati così allarmanti l’Unione Sindacale di Base ha chiesto un incontro con la Direzione di Publiacqua Spa ed è in programma per il prossimo giovedì 8 giugno.
Noi di contro presenteremo un’interrogazione per avere risultati dettagliati e ufficiali relativamente a quanto previsto dalla Carta dei Serviziâ€. (s.spa.)Â
Fonte: Comune di Firenze