Il Consiglio comunale di Modena ha dato il via libera a un permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici comunali a favore della società Fim – Premec srl per la realizzazione di un collegamento in struttura metallica tra due fabbricati produttivi in via Malta 21-25, nella zona industriale di Modena nord.
Nella seduta di giovedì 8 giugno si sono espressi a favore Pd, Art.1 – Mdp, Per me Modena e M5s, e con l’astensione di FI e Idea Popolari e Liberali. La delibera, illustrata dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, rende possibile la deroga sulla base del documento di indirizzo Sblocca Modena.
“La deroga – ha spiegato – riguarda la densità edilizia. L’azienda si è ampliata acquistando l’immobile adiacente a quello di sua proprietà , che era rimasto inutilizzato, operazione resa possibile anche grazie al ruolo di facilitatore svolto dal Consorzio attività produttive. Non essendoci parti di collegamento tra i due immobili – ha proseguito – è venuta naturale la richiesta di collegamento, con un ampliamento dell’attuale superficie per circa 123 metri quadrati quando, per le previsioni del Piano particolareggiato, la capacità edificatoria risultava completamente sfruttata e non sarebbe stato ammesso. L’intervento proposto configura un interesse pubblicoâ€, ha proseguito. “Risulta utile e necessario allo sviluppo dell’attività in quanto rende più funzionali le lavorazioni e agevola gli spostamenti tra i vari reparti; permette inoltre migliori condizioni di lavoro per gli addetti alla produzioneâ€. Per il permesso di costruire in deroga, il richiedente verserà oltre al contributo di costruzione anche un contributo straordinario di 9 mila euro.
Adolfo Morandi di FI ha evidenziato che “l’operazione va incontro a una esigenza di ampliamento e sviluppo di attività economica, quindi non si può non essere favorevoli. Non è però con il contributo straordinario che aiutiamo le imprese, si tratta di una ulteriore gabellaâ€.
Per Fabio Poggi del Pd, invece, “non si tratta di una azione vessatoria, ma della giusta condivisione con la collettività , anche se in modo parziale, del maggior valore patrimoniale che viene garantito alla società . Ben vengano attività come queste – ha aggiunto – e tutte le volte che potremo agevolarle lo faremo volentieriâ€.
Paolo Trande di Art.1 – Mdp ha espresso contrarietà rispetto nuova legge regionale e ha sottolineato che “la contribuzione deve rimanere e la giustificazione sta nell’intento redistributivo della stessa, anche considerando che le varianti portano a ulteriori oneri per l’Amministrazione e la comunità â€.