Proposta di modifica al testo unico del commercio
Giovanni Lunardon (Pd) con un’interrogazione, sottoscritta dall’intero gruppo, ha  rimarcato che nel programma elettorale di uno dei candidati alle elezioni comunali di Genova nel capitolo dedicato al Piano generale delle strutture commerciali, si legge che «la prima azione da compiere sarà quella della revoca delle limitazioni all’applicazione della legge 1 del 2007 come modificata con la legge regionale 18 del 2016, che di fatto hanno illegittimamente congelato la possibilità di sviluppo della rete della grande distribuzione». Lunardon ha chiesto, quindi, la posizione della giunta in merito a questa proposta di revoca delle “limitazioniâ€e, in caso contrario, quale tempistica intenda dare corso agli impegni assunti dal Consiglio regionale.
L’assessore al commercio Edoardo Rixi. L’assessore ha puntualizzato che quanto sostiene Lunardon non è scritto nel programma elettorale del candidato e ha, quindi, parlato di un’interrogazione a “carattere strumentaleâ€. Rixi a poi tracciato un quadro di quanto prevede il testo unico in materia. In particolare ha puntualizzato che nel 2016, secondo quanto previsto, non ci sono state autorizzazioni per l’apertura di nuove grandi strutture di vendita. Nel 2017 – ha precisato - si prevede lo spostamento di strutture da zone esondabili ad altre non esondabili e saranno previsti dei fondi a sostegno d queste operazioni.
Finanziamento delle Strategie di Sviluppo locale e Gal
Andrea Melis (Movimento 5 Stelle) con un’interrogazione, sottoscritta dall’intero gruppo, ha ricordato che «non meglio specificate problematiche riguardanti il Sistema Informativo Agricolo Nazionale utilizzato da AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) – Organismo Pagatore – stanno creando difficoltà nel caricamento delle domande e dei bandi precludendo l’erogazione delle risorse da impegnare nella realizzazione delle singole Strategie di Sviluppo Locale». Il consigliere ha, quindi, chiesto alla giunta quali misure stia mettendo in atto per risolvere nel più breve tempo possibile queste problematiche e garantire il corretto caricamento dei bandi, delle domande di sostegno, e lo sblocco delle risorse impegnate a favore dei GAL (Gruppi di azione locale), nell’ambito della realizzazione delle Strategie di Sviluppo Locale. Melis ha chiesto, inoltre, se la Giunta sia favorevole alla creazione di un Sistema Informativo Agricolo Ligure con un Organismo Pagatore Regionale, soluzione adottata da altre Regioni.
L’assessore all’agricoltura Stefano Mai ha precisato che l’impedimento in materia di Piano di Sviluppo rurale è imputabile al blocco informatico che grava su Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) relativamente alla gestione del Sian (Sistema informatico agricolo). Questo blocco – ha spiegato – colpisce inevitabilmente anche i Gal che, pur nell’ottica della pianificazione territoriale, utilizzano le medesime misure alle quali accedono i privati. Per ovviare in qualche modo al blocco – ha puntualizzato Mai – si sta lavorando su materiale cartaceo e, anche se questo non velocizza i tempi, ha consentito di aprire numerosi bandi ed avviare i differenti iter. Nello specifico, per quanto riguarda i Gal, Mai ha specificato che con questi organismi la Regione ha avviato un percorso per verificare, insieme, quali strumenti mettere in campo in materia.
Finanziamento di sottomisure del Piano di Sviluppo rurale
Andrea Melis (Movimento 5 Stelle) ha illustrato un’interrogazione relativa ai problemi di finanziamento delle sottomisure 4.1 e 6.1 del Programma di Sviluppo Rurale per la Liguria 2014-2020. Il consigliere, in particolare, ha chiesto alla giunta quali siano i problemi riscontrati con il Sistema Informativo Agricolo Nazionale tali da impedire lo svolgimento delle istruttorie utili alla definizione delle graduatorie ed entro quando saranno redatte le graduatorie sulle domande di sostegno semplificate e definitive presentate a valere sulle sottomisure 4.1 e 6.1 del Programma di Sviluppo Rurale della Liguria 2014-2020.
Per la giunta ha risposto l’assessore all’agricoltura Stefano Mai il quale ha ricordato il blocco informatico che grava sull’attuazione del Piano di sviluppo rurale, sottolineando che si sta lavorando sul materiale cartaceo. I bandi in questione – ha evidenziato – sono a graduatoria e non a sportello, e quindi tutte le richieste devono essere attentamente vagliate per poi procedere. Per alcuni “filoni†sono già state svolte le istruttorie, e per alcuni settori sono già state rilasciati i nulla osta tecnici e finanziari. Mai ha puntualizzato che è stato fatto un accordo con Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) affinché quest’ultima rilasci il nulla osta, una volta presentata correttamente la parte cartacea. Mai ha assicurato che si farà il possibile per rimpinguare quei bandi che hanno dotazioni insufficienti rispetto le richieste pervenute.
Disattivazione del corso di laurea in Educazione Professionale
Sergio Rossetti  (Pd), ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo Valter Ferrando e Raffaella Paita,  in cui ha chiesto alla giunta perché non sarà attivato il corso di laurea in Educatore Professionale per il prossimo anno accademico «pur in presenza di un riscontrato fabbisogno nel mondo del lavoro di queste figure professionali». Il consigliere ha ricordato che il Consiglio della Scuola di Scienze mediche e farmaceutiche ha stabilito la temporanea disattivazione del corso di laurea in Educazione Professionale per l’anno accademico 2017/2018 e ha sottolineato: «Nel formulare la proposta dei corsi per l’anno accademico 2017/2018 si fa riferimento al Protocollo d’Intesa Università – Regione Liguria, mettendo in rilievo che, in merito alle Professioni Sanitarie, “l’Università e la Regione concordano i Corsi di Laurea e il numero dei posti da attivare annualmente sulla base del fabbisogno del mondo del lavoro e in funzione delle risorse umane e strutturali messe a disposizione dall’Università â€. E la Regione – ha aggiunto – ha evidenziato per il prossimo anno accademico la necessità di attivare i percorsi di studio già attivati nell’anno accademico precedente». Secondo il consigliere, dunque, la decisione di disattivare il corso di laurea confligge con la necessità dichiarata dalla Regione Liguria di rispondere al fabbisogno del mondo del lavoro.
Per la giunta ha risposto l’assessore alla sanità Sonia Viale. Viale ha condiviso le preoccupazioni del consigliere confermando che, anche sulla base di verifiche del dipartimento regionale, esiste un fabbisogno di 25 unità . L’assessore ha assunto informazioni direttamente dall’università sui motivi che, al contrario, hanno spinto a non attivare il corso «restando solo parzialmente soddisfatta dalle risposte ottenute»: alcune indicazioni ministeriali avrebbero imposto una rotazione dei corsi, «ma questo – ha aggiunto – non risponde alle esigenze dei territori». Il corso in questione, dunque, dovrebbe essere ripristinato l’anno prossimo. Viale si è impegnata a «monitorare che l’anno prossimo questa grave mancanza sia colmata».
Avviso di consultazione preliminare di mercato per il servizio di vigilanza armata, portierato/guardiania e servizi accessori
Alice Salvatore (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, sull’avviso di consultazione preliminare di mercato per il servizio di vigilanza armata, portierato/guardiania e servizi accessori, per tre anni pubblicato dalla Stazione unica appaltante regionale. Salvatore ha ricordato il Codice degli Appalti che disciplinano la consultazione e le linee guida Anac, secondo le quali la Stazione appaltante assicura la pubblicità dell’attività di esplorazione del mercato per almeno quindici giorni. «In realtà l’avviso ha per data di pubblicazione il 26 maggio 2017 e di chiusura il 7 giugno 2017 – ha aggiunto - inoltre, sempre secondo le linee guida Anac, la durata dell’affidamento dovrebbe essere calcolata tenendo conto delle esigenze di non gravare eccessivamente gli oneri per la stazione appaltante e del fatto che si tratta di una procedura in deroga ai principi di evidenza pubblica, circostanza che impone di limitare la durata dell’affidamento». Il consigliere ha chiesto alla giunta di rispettare le linee guida Anac , compresi i termini di pubblicazione e chiusura dell’avviso e di affiancare alla procedura di consultazione una verifica pubblica della documentazione presentata attraverso la commissione consiliare competente e la predisposizione di eventuali audizioni.
Per la giunta ha risposto l’assessore alla sanità Sonia Viale che ha illustrato una dettagliata relazione in cui ha ribadito che sono state rispettate tutte le normative previste in materia.
Ristrutturazione e l’ampliamento del reparto operatorio al San Bartolomeo di Sarzana
Francesco Battistini (Rete a sinistra&liberaMENTE Liguria) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Gianni Pastorino, in cui ha chiesto alla giunta perché è stato deciso di ampliare il reparto operatorio al San Bartolomeo di Sarzana e, inoltre, il piano di fattibilità , per quanto tempo è previsto il blocco degli interventi e la previsione operativa per le relative liste di attesa. Battistini ha rilevato: «Le esigenze del reparto sono principalmente legate alla carenza di personale, che non consente di utilizzare tutte le sale operatorie disponibili nel turno pomeridiano. Un investimento per l’ampliamento del reparto, con l’aggiunta di una sala operatoria, avrebbe senso, a nostro avviso, solo a fronte di un utilizzo delle sale esistenti ben superiore all’attuale e comunque – ha concluso - sarebbe auspicabile un incremento di personale per un aumento dei turni operatori pomeridiani prima di qualsiasi altra operazione espansiva».
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha premesso che in passato con la precedente amministrazione non era stata fatta chiarezza sul futuro della struttura. L’assessore ha quindi ribadito la necessità di assegnare un preciso ruolo al nosocomio che può contare, tra l’altro, su di un nuovo robot per interventi in ortopedia, all’anca e al ginocchio. Viale ha quindi precisato che non è in previsto un ampliamento del blocco operatorio. E’ in fase di studio – ha aggiunto – una ristrutturazione, ma non rigaurda le sale operatorie.
Estensione del periodo di sosta gratuita nel Presidio Ospedaliero del Levante (ASL5)
Francesco Battistini (Rete a sinistra&liberaMENTE Liguria) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Gianni Pastorino, in cui ha chiesto alla giunta di intervenire presso ASL5 affinché venga estesa a 30 minuti la durata del periodo di sosta gratuita per tutti gli utenti presso i nosocomi spezzini, almeno negli orari compresi tra le ore 7 e le ore 13 dei giorni feriali, al fine, ad esempio, di consentire il ritiro di documentazione e/o refertazione. Il consigliere ha rilevato che non esistono altre aree di parcheggio libere se non in zone residenziali nelle immediate vicinanze dei nosocomi in oggetto. «Risulta contrario all’etica e al buon senso – ha concluso – imporre una tariffa di sosta ad utenti che si recano in ospedale per necessità dovute alla propria salute o a quella dei loro cari».
Per la giunta ha risposto l’assessore alla sanità Sonia Viale ha chiarito che per quanto riguarda l’andamento delle concessione per i parcheggi, i ricavi sono al di sotto delle previsioni. C’è un grande scostamento, infatti, tra il ricavo medio annuale effettivo e quello previsto. E, peraltro, non si ravvisano le condizioni per la modifica della gestione. Viale non ha nascosto, però, le sue perplessità per le condizioni del capitolato che era stato fatto in un precedente piano.
Vaccinazioni immigrati
Giovanni De Paoli (Lega Nord Liguria-Salvini) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta di attuare un piano di vaccinazioni preventive ed obbligatorie per gli immigrati provenienti da Stati con livelli sanitari non conformi agli standard europei. Il consigliere ha sottolineato che la Liguria, così come il resto del Paese, sta assorbendo un flusso di immigrati senza precedenti e che la legge italiana prevede le vaccinazioni obbligatorie per tutti i minori. «La stragrande maggioranza degli immigrati proviene da Paesi comunemente definiti “in via di sviluppo†o del “Terzo Mondoâ€, nei quali – ha aggiunto – sono ancora presenti numerose patologie assai pericolose per la salute e la comparsa di queste patologie in un Paese in cui sono state da tempo debellate genera il cosiddetto fenomeno delle “malattie di ritornoâ€, ovvero il potenziale contagio della popolazione locale per patologie per le quali da tempo non si effettuano più vaccinazioni, con un conseguente grave pericolo socio-sanitario».
Per la giunta ha risposto l’assessore alla sanità Sonia Viale. L’assessore ha spiegato che la materia è disciplinata da indicazioni del ministero che prevedono adempimenti da parte delle regioni. «Poiché ho ritenuto che questi documenti ministeriali non fossero sufficienti per accompagnare gli operatori addetti alla sorveglianza delle malattie infettive ho dato incarico ad ALiSa – ha detto – di creare un gruppo di lavoro misto che ha predisposto una procedura per l’assistenza ai profughi richiedenti asilo in cui vanno elencante le procedure da effettuarsi e precisano meglio quello che deve essere fatto rispetto al tema delle vaccinazioni degli immigrati». L’assessore ha illustrato nel dettaglio il piano.
Idoneità del poliambulatorio nel quartiere Diamante di Genova
Giovanni Lunardon (Pd) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi di gruppo Valter Ferrando, Sergio Rossetti e Raffaella Paita, sul poliambulatorio che ospita servizi della ASL 3 e attività ambulatoriali di medicina generale in Via Camillo Sbarbaro, nel quartiere Diamante del Comune di Genova. Il consigliere ha rilevato che il Dipartimento cure primarie dell’ASL ha richiesto il 19 maggio 2016 la verifica dell’idoneità professionale dell’Accordo Collettivo Nazionale che disciplina i rapporti con i Medici di Medicina Generale di libera scelta, di uno studio del Poliambulatorio in cui è stato accertato che i locali non presentano i requisiti richiesti: in particolare la sala d’attesa – ha detto – è priva d’aerazione diretta ed è quindi in contrasto con i requisiti igienici propri dei locali abitabili. Lunardon ha chiesto alla giunta se è al corrente delle verifiche e di garantire la permanenza ed il potenziamento dei servizi del poliambulatorio.
Per la giunta ha risposto l’assessore alla sanità Sonia Viale. L’assessore ha confermato l’assenza dei requisiti essenziali dei locali e ha annunciato l’avvio di contatti con i responsabili dei locali per consigliare «alcune soluzioni tecniche che assicurino l’areazione. Quindi – ha precisato – non solo abbiamo rilevato quello che era doveroso rilevare, ma anche su come fare per superare questo problema». Sottolineando l’attenzione dell’amministrazione regionale per il quartiere, l’assessore ha annunciato l’apertura a metà giugno nello stesso poliambulatorio di un servizio di pediatria di libera scelta.
Chiusura temporanea di radiologia ospedale di Sestri Levante
Luca Garibaldi (Pd) ha presentato un’interrogazione sul fatto che dal 27 maggio per qualche settimana il reparto di radiologia dell’ospedale di Sestri Levante il sabato mattina risultava chiuso. «Questa misura andava a incidere sui servizi e sulle funzionalità effettive di reparti per acuti presenti nella struttura di Sestri Levante. Il reparto di radiologia – ha aggiunto –  contribuisce al governo delle liste di attesa per le prestazioni nella ASL 4, erogando prestazioni anche per esterni, e non solo per i ricoverati». Garibaldi ha chiesto alla giunta le motivazioni che hanno determinato la decisione.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ribadito che l’Asl 4 ha chiarito che non c’è sospensione per il periodo estivo. Al contrario – ha affermato Viale – il sabato mattina si forniscono risposte anche relativamente ad ecografie mammarie e prestazioni a cup che possono essere effettuate anche in altre strutture. L’assessore ha sottolineato che nell’ambito della Asl 4 c’è stata una riduzione dei tempi d’attesa.
Situazione dell’ex scalo merci della stazione di Rapallo
Alessandro Puggioni (Lega Nord Liguria-Salvini) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta se conosce le eventuali misure che Centostazioni S. p. a., in qualità di ente gestore, ha intenzione di attuare per la messa in sicurezza dell’ex scalo merci della stazione di Rapallo e di contrastare il degrado. Il consigliere ha ricordato che la società ha provveduto alla recinzione dell’ex scalo merci della stazione di Rapallo dal momento che il tetto dell’edificio, che insiste sull’area stessa, risulta pericolante ed è stato posto un cartello di divieto di entrata. «La zona interdetta è divenuta luogo di riparo – ha aggiunto – pernottamento e bivacco per alcuni senza tetto che, in questo modo, mettono a repentaglio la loro incolumità ».
L’assessore ai trasporti Gianni Berrino ha puntualizzato che la Regione non ha competenza diretta in materia, ma ha comunque inviato nuovamente una lettera a RFI e a Centostazioni spa per chiedere come intendano intervenire. Berrino ha precisato che sono già stati annunciati interventi nelle stazioni liguri. Presto, quindi, si sapranno anche gli interventi previsti per la stazione di Rapallo.
Chirurgia d’urgenza all’ospedale San Martino di Genova
Gianni Pastorino (Rete a sinistra&liberaMENTE Liguria) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Francesco Battistini, in cui ha chiesto alla giunta che l’ospedale San Martino «venga dotato di un reparto di chirurgia d’urgenza in modo da diventare un unico vero DEA di II livello in Regione e che tutti i reparti vengano dotati di una chirurgia d’urgenza come previsto dalle linee normative». Il consigliere ha rilevato che nella rivisitazione complessiva dell’attività chirurgica del Policlinico «emergono evidenti elementi di criticità riguardo al settore chirurgico nel suo complesso e in particolare alla Chirurgia d’Urgenza e questa Unità Operativa (UO), in passato UO complessa, è nel corso degli anni divenuta UOS dipartimentale con il depotenziamento dell’UO e l’assorbimento delle attività della Chirurgia d’Urgenza da parte dell’UO di Clinica Chirurgica». Pastorino ha sottolineato, inoltre, che ci sono reparti di chirurgia generale e specialistica con indici di occupazione molto bassi e che il San Martinonon è dotato di una struttura di chirurgia d’urgenza e, per supplire a questa mancanza, i chirurghi devono ruotare a turni in modo tale da garantire questo servizio.
Per la giunta ha risposto l’assessore alla sanità Sonia Viale. Rispetto al tema sollevato dal consigliere Viale ha sottolineato che questo investe il piano dell’organizzazione aziendale e ha sottolineato: «La chirurgia d’urgenza rappresenta una branca della chirurgia generale e non è una disciplina a sé stante». L’assessore ha aggiunto: «L’urgenza chirurgica generale è definita, quindi, più che da uno spazio fisico da una funzione rivolta alla risoluzione di problematiche nate all’interno dell’ospedale o provenienti dal territorio» e ha rilevato che molti grandi ospedali italiani «svolgono attività chirurgica d’urgenza senza disporre di un’unità dedicata, ma semplicemente garantendo la copertura attraverso la compartecipazione ai turni di guardia da parte di tutti i professionisti, e non è questo quello che accade nel nostro presidio. La partecipazione ai turni di guardia da parte di medici normalmente operanti in altre unità dedicate alla chirurgia elettiva – ha concluso – determina un valore aggiunto dovuto al progressivo inserimento anche in urgenza di tecniche chirurgiche avanzate o di altre procedure che normalmente sono appannaggio prevalentemente delle unità chirurgiche elettive».
Lavori strada statale 28 Imperia
Giovanni Barbagallo (Pd) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta di sollecitare la società ANAS a fornire informazioni sui ritardi nello svolgimento dei lavori sulla strada statale 28 del Colle di Nava, in località Pieve di Teco, affinché possa essere al più presto ripristinata la regolare viabilità . Il consigliere ha rilevato che la strada è un’opera infrastrutturale importante che collega la provincia di Imperia e di Cuneo permettendo – ha spiegato – un collegamento alternativo a quello autostradale con Torino, e il cui tracciato, tra gli altri, attraversa il Comune di Pieve di Teco. «Persistono da molto tempo lavori manutentivi che interessano la periferia del Comune – ha concluso – e la durata degli interventi impedisce il regolare flusso del traffico con conseguente nocumento a danno dei cittadini e turisti che fruiscono della strada».
Per la giunta ha risposto l’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone. L’assessore ha spiegato che, secondo informazioni aggiornate assunte direttamente da Anas, i lavori sono stati consegnati un mese fa alla ditta che dovrà eseguirli  e dovrebbero essere conclusi nella prossima primavera. Giampedrone ha sottolineato la complessità dell’intervento legato al cantiere stesso, alla situazione geologica e alla fragilità del territorio.
Risorse per gli interventi di manutenzione ordinaria per la difesa del suolo
Luca Garibaldi (Pd) ha presentato un’interrogazione sottoscritta dai colleghi di gruppo Raffaella Paita, Juri Michelucci, Giovanni Lunardon, Sergio Rossetti e Valter Ferrando, in cui ha chiesto alla giunta di finanziare o cofinanziare gli interventi di manutenzione ordinaria di difesa del suolo, come è previsto dalla legge regionale 20 del 2006, anche per i Comuni con una popolazione superiore o uguale a 10.000 abitanti, e in che misura intende farlo. Il consigliere ha rilevato che la Giunta il 19 maggio 2017 ha definito, tramite una delibera, il programma annuale di assegnazione delle risorse per gli interventi di manutenzione ordinaria per la difesa del suolo in cui sono stati definiti criteri di ripartizione delle risorse disponibili per 1 milione e 461 mila euro e l’esclusione dai contributi per i Comuni aventi popolazione superiore o uguale a 10.000 abitanti. «Tuttavia – ha aggiunto - la programmazione di questi interventi di difesa del suolo interessa anche i Comuni con una popolazione superiore o uguale a 10 mila abitanti, anche per quanto riguarda la manutenzione ordinaria degli alvei, le opere di difesa idraulica e dei versanti».
Per la giunta ha risposto l’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone. Giampedrone ha ricordato la drastica riduzione dei fondi nazionali destinati a questo capitolo, fondi che, pertanto, sono già esauriti. L’assessore ha spiegato che quest’anno è stato deciso di destinare le risorse ai Comuni più piccoli perché hanno maggiori difficoltà finanziarie per realizzare gli interventi di difesa del suolo, tuttavia non ha escluso di reperire nuove risorse per i Comuni più grandi nell’assestamento di bilancio.
Assunzioni di autisti ad AMT
Giovanni Lunardon (Pd)  ha illustrato un’interpellanza, sottoscritta anche dal collega di gruppo Raffaella Paita, in cui si ricorda che AMT ha avviato le procedure per l’assunzione di 103 autisti con contratto di lavoro di apprendistato a tempo indeterminato e che la selezione dei candidati si è già conclusa. Il consigliere ha chiesto alla giunta «per quale ragione, visti in particolare la chiara infungibilità di questa mansione, l’assenza di esuberi in Liguria di queste figure professionali e la conseguente irrilevanza di altri atti rispetto ai presupposti di legge», la Regione non ha concesso la deroga prevista dall’articolo 25 del decreto legislativo 175 del 2016 consentendo «di procedere senza ulteriori indugi all’assunzione da parte di AMT dei 103 autisti con contratto di apprendistato, dando corso allo stesso piano di efficientamento previsto dalle norme regionali».
Per la giunta ha risposto l’assessore ai trasporti Gianni Berrino. L’assessore ha sottolineato che la Regione è favorevole alla concessione della deroga non appena si siano concretizzate le condizioni previste dalla legge cioè sia indispensabile assumere a tempo indeterminato personale con profilo infungibile inerente e questo non sia disponibile negli elenchi del personale eccedente. Berrino ha spiegato che la Regione deve ancora ricevere sia le ricognizioni effettuate dalle società regionali interessate  sia  le dichiarazioni di indispensabilità di personale con profilo infungibile per la cui assunzione a tempo indeterminato è richiesta la deroga. L’assessore, infatti – ha spiegato – che, nelle more dell’emanazione del Decreto Ministeriale inerente proprio l’applicazione dell’art. 25, della legge 175 l’Amministrazione Regionale non ha competenza in quanto non sono presenti gli elementi per applicare la norma e che, nonostante i ripetuti solleciti, non è giunto il parere richiesto al Dipartimento della Funzione Pubblica.
Assenti: Cavo, Tosi e Toti
Fonte: Regione Liguria