Monfalcone (GO), 17 giu – Dalla doppia cerimonia, oggi a
Monfalcone in provincia di Gorizia, con cui si è inaugurato il
Museo della cantieristica navale (Muca) e intitolato il giardino
limitrofo all’ingegnere Dante Fornasir, l’assessore alla Cultura
del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, ha richiamato le
imprese alla cura degli interessi collettivi.
Citando l’esempio dei fratelli Cosulich, che all’inizio del
secolo scorso progettarono e finanziarono la costruzione del
cantiere monfalconese, l’assessore ha espresso il desiderio che
gli investimenti industriali siano calibrati anche sulla base del
benessere della gente.
“Si parla molto della responsabilità sociale delle aziende – ha
detto Torrenti -, un aspetto fondamentale ai tempi dei Cosulich e
un aspetto fondamentale anche oggi, qui a Monfalcone, dove si
pensa soprattutto alla Fincantieri. Imprese come questa sono il
motore dell’economia e sono determinanti per la crescita del
Paese e per lo sviluppo della ricerca. Hanno dunque un impatto
nella società molto rilevante ed è dunque di grande importanza
che siano sempre attente al bilancio sociale e, assieme alle
istituzioni, alla responsabilità civile”.
L’appello di Torrenti ha fatto seguito al discorso del sindaco
del Comune di Monfalcone, Anna Maria Cisint, che inaugurando il
Muca non ha trattenuto le lacrime dedicando il museo ai
cantierini “di ieri e di oggi e a quelli che per via del cantiere
hanno perso la vita”.
La dedica è stata accompagnata da un lungo applauso dei circa 500
presenti alla cerimonia, tra cui numerosi consiglieri regionali e
sindaci dell’Isontino.
Il MuCa è situato nell’ex Albergo operai del Villaggio di Panzano
ed è stato progettato dallo Studio Claudio Nardi di Firenze;
racconta oltre un secolo di storia del cantiere e della cittÃ
attraverso testimonianze e documenti proposti in forma
multimediale. Il museo è nato grazie ai fondi comunitari della
programmazione 2007-2013, messi a disposizione
dall’Amministrazione regionale e gestiti dal Comune di Monfalcone.
Torrenti ha quindi ringraziato chi lavorando all’interno delle
rispettive strutture ha saputo vincere questa “corsa contro il
tempo” rispettando le tante scadenze e portando a termine un
progetto ambizioso e di grandi dimensioni.
“Un ottimo risultato – ha commentato l’assessore – che è il punto
di partenza di un percorso che di deve vedere impegnati molto,
perché un investimento di questo tipo ha bisogno di essere
strettamente legato al territorio”.
Infine, Torrenti ha espresso l’auspicio che il Muca possa avere
una vasta eco. “Questo museo – ha detto concludendo il suo
intervento – è la ricucitura con la nostra storia e il nostro
patrimonio, nella consapevolezza che l’industria è strettamente
legata alla cultura di ognuno di noi. Spero che assieme ad altri
punti della regione, come Torviscosa o il Porto vecchio di
Trieste, si possa creare e mettere in rete un percorso che sia di
promozione complessiva dell’economia, della memoria e della
proiezione verso il futuro”.
ARC/PV/ppd
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia