Sono 14 i caselli interessati da percorsi suggeriti su strade statali e provinciali per raggiungere Modena in occasione dell’evento Modenapark, il concerto di Vasco Rossi che si terrà sabato 1 luglio al Parco Ferrari. Ciascuno con un percorso differente in modo da garantire una distribuzione del traffico su varie arterie e ridurre il congestionamento.Â
È quanto previsto dal Piano mobilità Modenapark condiviso nel corso del Coc (Centro operativo comunale) di martedì 20 giugno. Con lo stesso obiettivo, è inoltre previsto che dalla mezzanotte tra venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio fino alle 21 del giorno dell’evento, il casello di Modena nord venga regolato con flussi solo in uscita dall’autostrada verso Modena e solo per le provenienze da nord; chi proviene da sud e arriva all’altezza di Modena, invece, sarà indirizzata al casello di Modena sud o a quelli precedenti. In fase di deflusso nel corso della notte la circolazione al casello di Modena Nord verrà invertita consentendo il solo accesso all’autostrada e saranno attive quattro piste d’ingresso con distribuzione manuale dei biglietti per velocizzare le operazioni.
I percorsi sono consultabili sul sito del Comune dedicato all’evento (http://modenapark.comune.modena.it) e sono stati implementati in Google maps, da cui potranno essere visualizzati ma anche caricati sui navigatori dei cellulari. Si invitano le persone dirette a Modena a controllare i display sull’autostrada e a rimanere connessi con le stazioni radio che forniscono informazioni aggiornate per scegliere l’uscita al casello che consenta di evitare la coda.
“I flussi stimati verso la città – afferma l’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi – si aggirano intorno alle 60 mila automobili e a 500 pullman e i due caselli cittadini, per conformazione e localizzazione, non possono assorbire l’intero afflusso di veicoli in direzione città . Stiamo inoltre parlando di un weekend da bollino rosso per gli esodi vacanzieri. Attraverso la diluizione nello spazio e nel tempo dei flussi di traffico in ingresso e in uscita – ha proseguito – Modena è però in grado di reggere il grande impatto di questo evento. Fondamentali, rispetto alla pressione sulla mobilità urbana, saranno i comportamenti delle persone, che sono invitate ad anticipare il più possibile il viaggio e a ritardare il più possibile la partenza a fine concerto, ma anche a pianificare il proprio viaggio sia all’andata che al ritorno contemplando i percorsi alternativi, evitando l’utilizzo pedissequo dei navigatori che tendono sempre a indirizzare sul percorso autostradale, e rimanendo aggiornate in tempo reale sulla situazione viaria e sui percorsi alternativi consigliati a seconda del trafficoâ€.
L’Amministrazione comunale, in accordo con Società Autostrade e Autobrennero, ha infatti predisposto un piano progressivo di segnalazione di uscite autostradali alternative (12) per chi proviene dalle diverse direzioni della A1, A14, A13 e A22 in funzione del grado di saturazione dei caselli più vicini a Modena.
Il traffico verrà incanalato su dieci percorsi di collegamento individuati tra i comuni limitrofi e la tangenziale di Modena, attraverso strade provinciali e statali, oltre ai caselli di Modena nord e Modena sud, con un transito medio stimato di 300 auto all’ora in arrivo (le due fasce orarie maggiormente interessate si ipotizzano essere quella dalle 16 alle 24 del venerdì e quella dalle 5 alle 17 del sabato, per un totale di 20 ore) e di 1000 auto all’ora in uscita, per un totale di circa 6 ore con il raggiungimento di flussi di traffico ordinari verso le 8 di domenica mattina.