FIRENZE – La Fondazione per le Arti contemporanee in Toscana ha da poco spento la seconda candelina ma con la riapertura del museo Pecci che c’è stata nel 2016 è un po’ come fosse il primo vero (importante) compleanno. E stamani a Prato ha presentato il rapporto di quanto è stato fatto in questo anno: un bilancio che non è solo economico, finanziario e patrimoniale ma che diventa il racconto delle performance culturali che si sono succedute diventando occasioni di crescita per la comunità .Â
“Una rendicontazione sociale importante – ha sottolineato la vice presidente ed assessore alla cultura, Monica Barni – in un anno molto importante che ha visto la riapertura (ad ottobre ndr) del museo Pecci, su cui la Regione ha molto investito. Ma non abbiamo creduto solo in una sede rinnovata. Con altrettanta convinzione abbiamo voluto infatti riconoscere alla struttura il titolo e il ruolo di Centro per le arti contemporanee della Toscana: un luogo dove discipline e linguaggi diversi dialogano tra loro”.
“Dobbiamo andare avanti su questa strada – conclude Barni –, rafforzando ulteriormente la collaborazione tra gli enti che di arte contemporanea si occupano”. Â
Fonte: Regione Toscana