Trieste, 30 giu – “Sui temi della famiglia e dei diritti civili
sarebbe opportuno che la politica arrivasse prima della
magistratura”.
Lo ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani, intervenendo, oggi a Trieste, al convegno “Legami
antichi e diritti di ‘nuovo mondo'”, organizzato
dall’Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i
minori (Aiaf) con il patrocinio della Presidenza del Consiglio
dei ministri, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e
dell’Ambasciata argentina in Italia.
Il convegno è stato promosso con l’intento di confrontare la
legislazione italiana e quella del Paese sudamericano sulle
questioni della famiglia e dei diritti gay. I due Stati sono
infatti accomunati da una forte tradizione cattolica, come ha
ricordato la moderatrice Maria Antonia Pili, presidente dell’Aiaf
regionale.
A questo proposito, Serracchiani, ricordando il suo recente
viaggio istituzionale in Argentina, ha rilevato come Buenos Aires
abbia una “grandissima capacità di tenere assieme l’orgoglio
religioso e il bisogno di guardare all’attualità “. Una
correlazione che per la presidente del Friuli Venezia Giulia è
ancora troppo debole in Italia, dove comunque “i recenti timidi
passi in avanti fanno sperare in una disciplina per allargare i
diritti”. Confrontare gli ordinamenti di Argentina e Italia è
quindi per Serracchiani “utile e interessante” anche per i tanti
legami tra i due Paesi, in particolare per l’alto numero di
italiani in Sud America.
Al termine del suo intervento, la presidente ha ricevuto il
ringraziamento di Maria Josè Lubertino, la docente di Diritto
costituzionale all’Università di Buenos Aires nonché attivista
per i diritti civili, che proprio ieri ha preso parte ad un
incontro a Berlino, alla viglia dell’approvazione al Bundestag
del progetto di legge sui matrimoni gay. A Serracchiani la
professoressa argentina ha consegnato una spilla, segno
distintivo del movimento che ha portato, anche in Argentina, alla
parificazione delle relazioni omosessuali.
Il convegno di oggi – a cui hanno preso parte tra gli altri anche
il presidente della Corte d’Appello di Trieste, Oliviero Drigani,
e la presidente emerita del Tribunale per i minorenni di Roma,
Melita Cavallo – sarà seguito da un’analoga iniziativa in
programma il 4 luglio nella capitale alla presenza del
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi.
ARC/PV/EP
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia