Udine, 10 luglio – “Gustavo Zanin – ha affermato il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, riferendosi all’attribuzione della laura honoris causa al maestro organaro di Codroipo – è un simbolo della cultura del Friuli Venezia Giulia e di quel saper fare degli artigiani friulani che si traduce nella capacità straordinaria di interpretare i mestieri antichi”.
“La famiglia Zanin costruisce organi da quasi 200 anni, una tradizione inestimabile che dopo di lui prosegue con la maestria del figlio”, ha ricordato Bolzonello, definendo gli organi realizzati dal maestro come “opere d’arte, che restituiscono emozione, capaci di produrre suoni riconosciuti per la loro eccezionalità in tutto il mondo”.
Per Bolzonello, dunque, “un orgoglio essere qui oggi a testimoniare la sua genialità e generosità nei confronti della terra friulana”.
Una generosità che l’Università di Udine ha restituito a Gustavo Zanin conferendogli, all’età di 87 anni, la laurea honoris causa in Storia dell’Arte e conservazione dei beni storico-artistici attribuitagli “per i suoi meriti di profondo conoscitore della tecnica organaria classica, di innovatore alla continua ricerca di soluzioni tecniche originali, di esempio di appassionato professionista fortemente legato alla tradizione che ha contribuito con impegno alla valorizzazione del territorio e del patrimonio storico-culturale del Friuli”, come si legge nella motivazione della commissione di laurea, presieduta dal rettore Alberto de Toni e composta da Raffaella Bombi, Ludovico Mazzarelli, Andrea Tabarroni, Andrea Zannini, e dai maestri Paolo Pellarin, Lorenzo Nassimbeni e Beppino Delle Vedove, docente di organo del conservatorio Tomadini di Udine.
Proprio a Delle Vedove è stato affidato il pregio di restituire l’essenza della maestria di Zanin, suonando uno dei suoi organi più sontuosi, quello della chiesa di San Quirino in via Gemona a Udine, dove si è svolta la cerimonia, con l’esecuzione della Toccata e fuga in re minore di Johann Sebastian Bach.
Visivamente emozionato, nella sua Lectio Il suono dell’Organo, Zanin ha ripercorso la storia centenaria della sua famiglia, l’evoluzione dell’artigianalità alla base del suo lavoro che egli stesso ha definito “straordinaria fonte di stupore intellettuale”. Zanin ha espresso più volte il legame profondo con la famiglia e la terra d’origine che gli ha consentito di attribuire ai suoi organi “un accento friulano, ma comprensibile in tutto il mondo”.
Gli organi realizzati da Zanin sono infatti noti a livello internazionale, tanto che opere del maestro codroipese si trovano in Austria, Germania, Danimarca, Giappone, Iran ed Ecuador oltre che in numerose chiese in Italia.
Tra le centinaia di persone intervenute alla cerimonia, molte autorità accademiche e istituzionali (compresi i consiglieri regionali Vittorino Boem e Paride Cargnelutti), rappresentanti regionali delle categorie artigiane, musicisti ed esponenti del mondo culturale regionale. ARC/SSA/fc
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Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia