FIRENZE – Ferma condanna da parte della giunta regionale alla svastica disegnata con vernice nera che è apparsa oggi a Empoli, su un monumento dedicato al lavoro e alla memoria dei deportati della città nei campi di concentramento e sterminio nazisti. Il monumento, una ciminiera, sorge dove un tempo operava una storica vetreria e dove l’8  marzo 1944 cinquantacinque persone furono rastrellate per essere deportate nei campi in Germania. Â
“Quando realizzammo quel monumento al lavoro – ricorda l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, che di Empoli è stato anche sindaco – decidemmo di ricordare con una lapide i deportati, cittadini che in molti casi erano lavoratori della vetreria Taddei. La città volle farlo non solo per non dimenticare quanto era accaduto ma anche per ribadire con forza che non dovesse più accadere. Il messaggio di quella svastica disegnata è chiaro: chi l’ha dipinta vuole invece che quelle cose tornino a succedere e la risposta delle istituzioni e della società non può dunque che essere forte”.
L’assessore Bugli era oggi a Roma per impegni istituzionali. Non ha potuto dunque partecipare alla manifestazione prontamente promossa dal sindaco di Empoli. “Ma è come se fossi lì – sottolinea -, con tutta la mia convinzione”.  Â
Fonte: Regione Toscana