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[Lucca] KME: IL MANAGEMENT SI IMPEGNA A PRESENTARE UN NUOVO PIANO DI RILANCIO ENTRO LA FINE DI QUEST’ANNO

Lucca –

A Palazzo Ducale il tavolo periodico sulla crisi dello stabilimento di Fornaci di Barga

KME: IL MANAGEMENT SI IMPEGNA A PRESENTARE UN NUOVO PIANO

DI RILANCIO ENTRO LA FINE DI QUEST’ANNO

Cauto ottimismo per i confortanti risultati del primo semestre del 2017.

Allo studio la riapertura del Centro di ricerca e sviluppo

L’obiettivo comune e condiviso è il rilancio effettivo e strategico dello stabilimento di Fornaci di Barga della KME a medio e lungo termine. Per questo motivo, e sulla scorta dei confortanti risultati dell’azienda, di fatturato e di ordini, nei primi sei mesi del 2017, il management di KMEItaly presenterà entro la fine dell’anno un Piano industriale di rilancio da proporre ai lavoratori, ai rappresentanti sindacali e alle istituzioni locali e ai parlamentari della provincia di Lucca.
E’ questa la principale novità emersa nel corso del periodico tavolo istituzionale convocato oggi (venerdì 21 luglio) dalla Provincia a Palazzo Ducale. Tavolo, presieduto dal consigliere provinciale con delega alle vertenze sindacali 
Nicola Boggi, a cui hanno preso parte il sindaco di Barga Marco Bonini con l’assessore Passini, i parlamentari Raffaella Mariani e Andrea Marcucci, l’assessore regionale Marco Remaschi con i consiglieri regionali Stefano Baccelli, Ilaria Giovannetti ed Elisa Montemagni, Nicola Poli per l’Unione dei Comuni della Garfagnana, i rappresentanti sindacali di Cgil-Fiom, Cisl-FIM e Uil-Uilm, le Rsa, nonché alcuni dirigenti dell’azienda guidati dall’amministratore delegato di KMEItaly Claudio Pinassi.

Proprio quest’ultimo ha fatto il punto sulla situazione dello stabilimento fornacino che, come era accaduto per l’incontro di aprile, ha confermato il trend positivo dell’azienda e i buoni risultati del primo semestre sotto il profilo del budget, del fatturato (che ha segnato un traguardo al di là delle stime previste) e della solidità degli ordini che fanno ben sperare i dirigenti tanto che lo stesso Pinassi ha parlato di “moderato ottimismo” e di “luce in fondo al tunnel”.

A seguito dell’intervento del sen. Marcucci sulla situazione attuale, ma soprattutto sulle prospettive dello stabilimento attraverso la presentazione di un Piano strategico di rilancio per il medio e lungo periodo, l’azienda si è impegnata ad elaborarlo nei prossimi mesi e a presentarlo ad una delle prossime riunioni del tavolo istituzionale in Provincia con particolare riguardo al core business dell’azienda, al settore metallurgico e a quello dei prodotti, nonché della complessiva strategia del gruppo con un occhio di riguardo anche all’espansione di nuove fette di mercato in Europa.

Tra il moderato ottimismo e i dati che fanno ben sperare, rimangono però sul tappeto alcune questioni critiche sottolineate in particolare dai rappresentanti sindacali legate agli accordi sottoscritti con l’azienda che prevedono il termine degli ammortizzatori sociali per 92 lavoratori a settembre 2018. Secondo i sindacati ci sono ancora troppe incognite in una fase che, da oggi a questa data, considerano molto delicata per tutti.

Tra le criticità confermate, permangono il continuo incremento dei costi del rame (la principale materia prima lavorata a Fornaci) che riduce la redditività aziendale, e gli alti costi della produzione energetica. Su quest’ultimo aspetto l’on. Mariani ha annunciato che ad ottobre dovrebbe andare in discussione in Parlamento il provvedimento del ‘bonus energia’ previsto dal Ministero dello sviluppo economico studiato, a livello legislativo, per allineare i costi energetici delle industrie energivore italiane a quelli degli altri Paesi dell’Unione Europei.

In conclusione il consigliere delegato Boggi, annunciando che il Tavolo istituzionale tornerà a riunirsi tra settembre e ottobre, ha sottolineato positivamente “la volontà dell’azienda di voler riattivare il Centro di ricerca e di sviluppo di Kme testimoniando la positività e la concretezza dell’impegno a rilanciare lo stabilimento di Fornaci come il vero motore industriale della Valle del Serchio in prospettiva futura”.

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Fonte Verde Azzurro