Consolidare e sviluppare l’asse centrale del profilo di Water Right Foundation che resta la cooperazione internazionale: oltre 70 progetti per assicurare il diritto all’acqua nei paesi a strutturale carenza idrica alcuni dei quali sviluppati autonomamente e con il sostegno dell’Unione Europea e altri enti per un volume di attività di quasi 5 milioni di euro negli ultimi 10 anni, oltre 1 milione di persone stimabili come beneficiari finali degli interventi promossi o sostenuti dalla Fondazione. Sono questi alcuni numeri della WRF che domani sarà protagonista dell’appuntamento in Sala D’Arme con “Consensus Meeting – L’esame di maturità â€. Un evento che vuole essere da un lato l’occasione per fare il punto dei progetti portati avanti in questi anni, dall’altro l’opportunità per presentare le iniziative future. Oggi l’appuntamento è stato presentato in Palazzo Vecchio dall’assessore all’urbanistica Giovanni Bettarini, presenti anche il presidente della Water Right Foundation Mauro Perini e Monia Faltoni assessore al bilancio del Comune di Prato.Â
“La Water Right Foundation rappresenta un’esperienza guida livello italiano e in questi anni ha realizzato importanti progetti di cooperazione internazionale e di sostenibilità – ha dichiarato l’assessore all’urbanistica Giovanni Bettarini -. Adesso che queste tematiche sono tornate prepotentemente all’ordine del giorno il suo ruolo diventa ancora più significativo quale strumento con cui gli enti locali si impegnano in modo continuativo in questi ambiti. Ecco che quindi l’appuntamento di domani è un momento importante per fare il punto su cosa è stato fatto in questi anni e soprattutto per lanciare nuovi progetti”.
“Acqua per la salute acqua per il cibo acqua per lo sviluppo – ha sottolineato Perini –: questo il profillo attuale di una cooperazione per lo sviluppo di cui c’è sempre più bisogno. Grazie a un rinnovato protagonismo degli enti locali e delle associazioni del territorio stiamo in questa fase selezionando pochi ma qualificati progetti che perseguono lo scopo di una cooperazione territoriale integrata ispirata agli obiettivi di sviluppo sostenibileâ€. Altri temi fondamentali nell’azione della WRF sono la formazione e la cultura. Grazie alla scelta operata da Publiacqua di richiedere a WRF la gestione dei laboratori di didattica ambientale dei laboratori di Bilancino e dell’Anconella con il coinvolgimento di qualificati partner scientifici istituzionali e imprenditoriali il settore è in rapido sviluppo e ha nel rapporto con le scuole uno dei suoi punti di forza.
“Sfide Globali risposte locali è da sempre la chiave di lettura essenziale del progetto della WRF – ha aggiunto il presidente Perini – . Il tema principale di oggi è senza dubbio il Global Warming: su questo la fondazione promuove un nuovo progetto allo scopo di farne il segno di riconoscimento della Firenze 2020, un po’ come è stato con il centesimo di euro al momento della sua costituzione che è poi diventato legge in alcuni paesi europei. Il progetto ambizioso odierno si chiama 300MILIARDIALBERI e chiama in causa tutti, enti pubblici, privati, scuole, famiglie e via dicendo. Il cambiamento climatico è in atto e tante le misure previste dagli accordi internazionali ma la sensazione della lotta contro il tempo riguarda sempre di più tutti noi. Già abbiamo raccolto numerose adesioni al progetto, tra i primi il sindaco di Firenze Dario Nardella: ciò che accade a Firenze ha un’indubitabile eco mondiale, fare di 300MILIARDIALBERI al tempo stesso una provocazione culturale e una buona pratica ambientale ci sembra veramente una ottima risposta locale alla più grande sfida globale del nostro tempoâ€.
Nell’appuntamento di domani (dalle 16 in Sala d’Arme) si parlerà anche “Flow – FlorenceWaterMuseumâ€, un nuovo progetto per la città .
(mf)
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Fonte: Comune di Firenze