Codroipo, 28 luglio – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore a Politiche sociali e Famiglia, Maria Sandra Telesca, ha esteso la platea dei fruitori e aumentato la consistenza del contributo mensile per l’abbattimento delle rette di frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia relativi all’anno educativo 2017-18.
L’integrazione delle risorse regionali con quelle del Fondo sociale europeo (Fse), ha permesso di accogliere un maggior numero di domande d’accesso al beneficio. Quest’anno, dunque, le famiglie che potranno godere del contributo per l’abbattimento della retta saranno 3.552, ovvero la totalità delle domande presentate e accolte, contro le 3.201 dell’annata educativa precedente.
Inoltre, la Regione ha incrementato per tutte le fasce Isee gli importi erogati (34 euro al mese in più per la fascia fino 10mila euro, 28 euro per quella tra 10 e 15mila, 24 euro tra 15 e 20mila e 18 euro tra 20 e 30mila per le frequenze a tempo pieno), mantenendo le gradualità già adottate per l’anno precedente (rispetto agli importi determinati per la fascia più debole, mentre quelli delle altre sono ridotti rispettivamente del 20, 30 e 50 per cento).
Come ha spiegato Telesca, è stato “integrato il finanziamento della Regione, per altro già ingente, con fondi europei al fine di accogliere 351 domande in più rispetto allo scorso anno e aumentare la quota di abbattimento delle rette da un minimo di 18 euro mensili a un massimo di 35 per ogni famiglia. Un’azione volta ad aiutare direttamente i nuclei familiari nella rete dei servizi, per i quali c’è una grande attenzione”.
Come previsto dal regolamento, la determinazione tiene conto delle domande pervenute ai servizi sociali comunali per l’anno educativo che parte dal primo settembre 2017, nonché delle risorse disponibili (pari complessivamente a 5.181.019,52 euro, una quota pari a 10% delle quali sarà destinata all’accoglimento di nuove domande presentate nel corso dell’anno.
Relativamente ai nidi d’infanzia, la Giunta ha approvato anche le modifiche al regolamento inerente i requisiti per l’accreditamento, posticipando la decorrenza dell’efficacia delle norme dal 1 settembre 2017, con riferimento all’anno educativo 2017-18, ed al 1 gennaio 2019 per quello 2019-20. Una ridefinizione che, secondo Telesca, ha permesso di “favorire da un lato la semplificazione e dall’altro un miglioramento importante per la fruizione dei servizi. I nidi d’infanzia sono infatti soggetti a regole rigorose sull’accreditamento che definiscono gli standard di qualità , quindi abbiamo prorogato di un anno il termine per consentire alle strutture di adeguarvisi”.
Quest’ultimo provvedimento è stato adottato in via preliminare e, prima che diventi definitivo, sarà sottoposto al parere del Consiglio delle autonomie locali e della III Commissione consigliare. ARC/MA/fc
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Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia