FIRENZE – A tre giorni dalla drammatica alluvione di Livorno, è già partita la macchina della ricostruzione. Grazie alle tecnologie messe a disposizione della Regione Toscana e da RFI, saranno ripristinati i ponti crollati su rio Maggiore e rio Ardenza, che hanno lasciato isolate le frazioni collinari di Limoncino e Via Remota.
I lavori di consolidamento del terreno e di scavo per le fondazioni sono già iniziati. Nelle prossime ore arriveranno i trasporti eccezionali che porteranno a Livorno le lunghe travi in acciaio che RFI di solito usa per realizzare passaggi per i convogli in situazioni analoghe. I nuovi ponti, di 15 metri quello sul rio Maggiore e di 25 metri l’altro, sul rio Ardenza, saranno uno dei primi esempi in Toscana in cui vengono applicate tecnologie ferroviarie per attraversamenti civili.
“Stiamo andando avanti col passo giusto – ha detto il presidente Enrico Rossi – per assistere quei cittadini in difficoltà che ho incontrato in questi giorni a Livorno. Ringrazio chi ha collaborato con noi per individuare e mettere in atto in tempi rapidissimi questo intervento risolutivo. La macchina regionale – ha proseguito – sta lavorando a pieno regime per cercare di dare una risposta veloce e adeguata ai cittadini e al territorio così fortemente provati dall’evento di domenica”.
Intanto ieri la giunta regionale toscana ha approvato la delibera con la quale si stanziano i primi 3 milioni di euro che serviranno per gli investimenti più urgenti a Livorno e nel pisano. Nel frattempo sempre ieri il presidente Rossi ha trasmesso al Dipartimento di Protezione civile nazionale la richiesta di stato d’emergenza nazionale con allegata la richiesta di 180 milioni di euro, la cifra della prima stima dei danni.
Fonte: Regione Toscana