La Provincia di Lucca, l’Azienda USL Toscana nord ovest (codice rosa) e il Centro Antiviolenza Luna, con la collaborazione di altri enti ed associazioni del territorio, organizzano per , dalle 15,00, nella sala Ademollo di Palazzo Ducale, a Lucca, il convegno .All’organizzazione dell’evento, di particolare interesse viste l’importanza dei relatori coinvolti e l’attualità del tema trattato, collaborano Prefettura di Lucca, Conferenze dei Sindaci della Piana di Lucca e della Valle del Serchio, Cesvot, Ordine dei Medici di Lucca, Associazione Donne Medico di Lucca.Sarà quindi l’occasione per discutere insieme alle autorità , ai professionisti e alle forze dell’ordine del ruolo di ogni servizio o settore quotidianamente impegnato contro la violenza di genere, in un’ottica di continuo miglioramento dei percorsi. Il confronto di Palazzo Ducale – che sarà aperto dai saluti del presidente della Provincia – vedrà la partecipazione, tra gli altri, del Procuratore della Repubblica di Lucca , della coordinatrice del Codice Rosa di Lucca, , dello scrittore , del generale dei Carabinieri e presidente dell’Accademia italiana di scienze forensi . Altri contributi arriveranno dallo psicologo , dalla criminologa forense mentre a , presidente del Centro Antiviolenza di Lucca “Associazione Luna Onlus†sono affidate le conclusioni della giornata. Per ogni ambito saranno evidenziati punti di forza e criticità , approfondendo in particolare gli aspetti operativi e pratici ed evidenziando come si agisce attualmente e quali azioni di miglioramento possono essere attuate. Anche alla luce dei vari report sui dati del fenomeno della violenza contro le donne, si tratterà sicuramente di un momento utile a tutte le professionalità impegnate nel percorso di superamento del problema, sempre nel rispetto dell’individualità delle donne.A livello provinciale si sono registrati dal 2012 al giugno 2016 un totale di 2028 casi, di cui1370 nell’ambito territoriale di Lucca e 658 nel territorio della Versilia.Per quanto riguarda le zone di Lucca e della Valle del Serchio (strutture di Pronto Soccorso di Lucca e Castelnuovo di Garfagnana) – evidenzia nello specifico la responsabile per Lucca del Codice Rosa, Piera Banti – dal 1° gennaio 2012 al 30 Giugno 2017 ci sono stati 1712 casi di codice rosa, di cui 1657 ai danni di persone adulte e di questi il 90% sono rappresentati da donne, con età da 18 a 93 anni. Di questi 1657 casi “lucchesiâ€, 1581 sono stati maltrattamenti, 34 abusi e 42 stalking. Per quanto riguarda la violenza sui minori, altro tema specifico delicato e complesso, non si registra una differenza da maschi e femmine (50% ciascuno) fino a che siamo nella fascia di età fra 0-13 anni. I dati cambiano invece in maniera significativa nella fascia d’età 15-18 anni, perché in questo ambito la percentuale delle ragazze che subiscono violenza aumenta fino al 70% rispetto a quella dei ragazzi.Si sta inoltre notando un preoccupante aumento delle violenze nei confronti degli adolescenti, ma anche delle persone anziane. Da qui l’importanza di potenziare ulteriormente i consultori territoriali ed i centri di coordinamento che si occupano di queste problematiche, soprattutto per accogliere al meglio ed inserire in rete le giovani donne. Anche gli ultimi casi di femminicidio e femicidio avvenuti recentemente in altre regioni italiane hanno infatti riguardato adolescenti, a dimostrazione che la violenza sulle donne continua ad essere legato anche a questioni di tipo educativo e culturale molto gravi e non risolte. che collabora all’organizzazione del convegno, è attiva dal 1999 ed è componente dell’Associazione nazionale Di.re (Donne in rete contro la violenza). Nata per volontà di un gruppo di donne che decisero di focalizzare la loro professionalità nell’approfondimento degli effetti che l’attuale profilo sociale e familiare opera sulla realtà femminile, ha tra le sue finalità quella della prevenzione e del contrasto ad ogni tipo di violenza di genere (psicologica, fisica, sessuale ed economica) e sui minori ed ogni altra azione volta alla violazione dei diritti umani, alla sicurezza, alla libertà , alla dignità e all’integrità fisica e psichica che possa costituire una minaccia per la salute. Si propone anche come scopo il sostegno alle donne che in un particolare momento della vita si trovano a vivere situazioni di difficoltà personale, familiare e professionale.L’associazione si è costituita come centro antiviolenza nel 2008 e dal 2010 fa parte della rete nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re offrendo servizi di accoglienza telefonica, consulenza psicologica, consulenza legale, orientamento e accompagnamento al lavoro, corsi di formazione, attività di promozione, sensibilizzazione e prevenzione, raccolta dati e materiale bibliografico sui temi della violenza.