LUCCA. Rave party (non autorizzato) nella zona collinare di Capannori, a Colognora, in ’un’area sterrata raggiungibile da via Circonvallazione, su cui ci si immette dopo aver superato di circa cinquecento metri lo stabilimento della latteria di San Ginese in direzione del padule di Porcari, la zona delle fattorie romane. Non è una novità : anche la zona adiacente, quella a cavallo fra i territori provinciali di Lucca, Pistoia e Pisa, è stata spesso presa di mira dagli affezionati del genere. Ma stavolta il tentativo di radunare diverse centinaia di persone per una no stop musicale ad elevatissimi livelli di decibel di circa ventiquattr’ore di durata (come accadde nel terzo fine settimana del maggio di quest’anno) non ha avuto il successo sperato: “colpa†dei carabinieri, che con i loro pattugliamenti senza sosta hanno impedito che il popolo del rave si radunasse in modo massiccio.
Le prime auto nella zona in fondo a via del Roggio (che inizia al Frizzone e termina nelle vicinanze del padule), secondo una prima ricostruzione sono cominciate ad arrivare intorno all’una della notte fra sabato 14 e domenica 15. Inizialmente non erano più di quattro vetture, con un totale di circa dieci passeggeri. Un gruppo sparuto, per un rave.
Ma questi dovevano essere gli organizzatori, un po’ improvvisati a giudicare da come le cose si sono sviluppate. Risulta che abbiano cominciato a richiamare altro “popolo dei rave†attraverso una chat su whatsapp: un tam tam andato avanti per ore e rimbalzato su molti numeri telefonici. Infatti gli “invitati†sono cominciati ad arrivare: in auto ma anche a bordo di camper. Intanto era iniziata a rombare anche la musica: a tutto volume, come sempre in questi casi.
Verso le 12 di domenica, le auto dei frequentatori del rave erano all’incirca una cinquantina, cinque invece i camper, per un totale sulle cento persone.
A quel punto però, il viavai dei carabinieri a bordo delle auto di servizio, volutamente ben riconoscibili, ha cominciato a spiazzare quanti stavano ancora arrivando per la “festa†improvvisata ai bordi del padule. Con molte probabilità usando la stessa chat, i messaggi di avvertimento sono cominciati a correre. Ed è finita che intorno alle 14 anche i più convinti affezionati al rave sono spariti.
L’ultimo episodio di un rave fu registrato nella notte fra il 20 e 21 maggio scorsi. Un migliaio circa di persone provenienti da Canapisa, la street-parade per la legalizzazione delle droghe leggere
che si era svolta a Pisa, scelsero come luogo per il rave party una zona nell’aperta campagna lucchese, sul crocevia dei territori lucchesi e pisani dei comuni di Capannori, Altopascio, Castelfranco di Sotto e Bientina, ma di fatto di stanza nel Compitese (Capannori).
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Fonte: Il Tirreno