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PORCARI Politiche 2018 – Il Pd della provincia di Lucca lancia la candidatura di Marcucci al Senato e Baccelli alla Camera

LUCCA – Il Partito democratico provinciale scioglie le riserve e avanza la candidatura di Andrea Marcucci e Stefano Baccelli per le prossime elezioni politiche.

Due candidature che non sorprendono: se, infatti, era scontata la riconferma al Senato per Marcucci, era già diverso tempo che Baccelli era dato come candidato certo del collegio lucchese. E si muoveva già come tale. Si tratta, quindi, di una proposta al Pd Regionale e quello Nazionale, che, però, si trova di fronte a due candidature difficili da rimandare al mittente, dato che nascono da un percorso comune, unitario e condiviso di due diverse federazioni, espressioni di un territorio variegato come quello rappresentato dalla provincia di Lucca.

 

«Per le candidature del Pd sui collegi uninominali 5 del Senato e 9 della Camera – dicono i segretari territoriali di Lucca, Mario Puppa, e della Versilia, Riccardo Brocchini – è stata evidenziata la necessità di avere candidati autorevoli, di provata esperienza, rappresentativi di tutto il territorio, capaci di conoscere i suoi problemi e con esperienza tale da consentire di continuare a valorizzare le sue grandi opportunità». Un ritratto che Puppa, ad esempio, aveva sempre fatto del candidato ideale per Lucca e che si rispecchia in Marcucci e Baccelli.

 

«Dopo un percorso  di ascolto e confronto nelle rispettive segreterie e direzioni – affermano i due segretari territoriali –, con i nostri iscritti e simpatizzanti, nei circoli e negli organismi comunali, con i nostri sindaci e amministratori locali, con il mondo economico e la società civile, il Partito democratico sia di Lucca, sia di Viareggio hanno proposto al Pd regionale e nazionale, unitariamente le candidature di Andrea Marcucci e Stefano Baccelli».

 

«Il Partito democratico – dicono Puppa e Brocchini – ha investito energie e risorse raggiungendo risultati importanti in svariati settori. Dalla sicurezza del territorio, alla cultura, dalla scuola, all’edilizia scolastica, dalle infrastrutture viarie strategiche, alla cura del ferro, dalla riforma dei porti, alla banda ultra larga, dal rilancio di settori in grave crisi strutturale, agli incentivi alla ricerca ed all’innovazione, dalle politiche ambientali a quelle agricole, dal lavoro a politiche sociali solide ed innovative. Lo ha fatto senza ricorrere ad aumenti di tasse ma anzi, quando possibile, riducendo il carico fiscale a favore di famiglie ed imprese».

 

Per i due segretari territoriali, questa azione di governo ha permesso nella nostra provincia di «migliorare la competitività delle nostre imprese, valorizzare le nostre città e i nostri borghi e migliorare la qualità della vita dei cittadini e dell’ambiente in cui viviamo.
Il Partito Democratico è stato protagonista di questi risultati attraverso il positivo gioco di squadra tra i Comuni, la Provincia, la Regione, il Governo e la società civile. E’ stata scelta sempre la strada dell’unità del Partito Democratico e della coalizione di centrosinistra intorno a figure autorevoli e credibili di amministratori, lo abbiamo fatto con un impegno capillare sul territorio e siamo riusciti a raggiungere risultati straordinari confermando o conquistando amministrazioni importanti come Lucca, Camaiore, Altopascio, Porcari, Bagni di Lucca».

 

E’, quindi, questo il motivo che ha portato le due federazioni ad avanzare le candidature di Marcucci e di Baccelli: «Le Federazioni del Partito Democratico di Lucca e della Versilia si sono unite nella
richiesta al Pd Regionale e Nazionale di proseguire questo progetto comune fatto di impegno determinato e di unità fattiva».

Il percorso intrapreso dalla provincia di Lucca per questi due collegi è sicuramente innovativo: «Con il maggioritario torna in gioco in maniera forte il candidato espressione del territorio – spiega Mario Puppa – questo non significa che non ci possa essere il candidato calato dall’alto, ma vuol dire che un’azione come quella che abbiamo sviluppato, che ci ha portato a confrontarci con tutte le realtà e i loro rappresentanti, porta al risultato di una richiesta unitaria forte e sicuramente impegnativa, di cui non è sicuramente facile non tenere conto».

Fonte: Lo Schermo