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PORCARI Luccasenzabarriere si dissocia dal Comune di Porcari: “Stalli irregolari, non si espongano i nostri cartelli”

PORCARI – «Ci dissociamo dal Comune di Porcari». Non usa giri di parola Domenico Passalacqua, presidente di Luccasenzabarriere. «Non vogliamo che il Comune di Porcari esponga i nostri cartelli provocatori con la frase “Vuoi il mio posto prendi il mio handicap – ha spiegato il presidente – fino a che gli stalli per disabili non saranno a norma»

 

«Ieri sera ho saputo che finalmente il Comune aveva fatto i dieci stalli per disabili che aveva promesso – ha proseguito, – peccato però che otto di questi non sono in regola, l’ho potuto verificare oggi».

 

Era il 19 settembre 2017 quanto Passalacqua, il sindaco Leonardo Fornaciari e gli altri componenti dell’amministrazione annunciavano l’intenzione del Comune di mettere a norma gli stalli per disabili e di esporvi i cartelli provocatori realizzati dall’associazione con il contributo di Laboratorio 6 di Massimiliano Pisani. All’epoca ne venne già messo uno, che però fu abbattuto poco tempo dopo da un veicolo.

 

«La settimana precedente alla conferenza stampa – ha ricordato Passalacqua – ero andato a fare una mappatura degli stalli esistenti con l’assessore Lisa Baiocchi, dove era stato riscontrato che le dimensioni degli stessi non erano in linea con il codice della strada. L’amministrazione volle comunque annunciare pubblicamente l’iniziativa dei cartelli, garantendo che gli stalli sarebbero stati sistemati. Dopo vari e ripetuti nostri solleciti, a gennaio l’amministrazione fece un comunicato, in cui la consigliere comunale Eleonora Lamandini annunciava che a breve sarebbero partiti i lavori. Venerdì 16 febbraio sono stati finalmente fatti gli stalli. Stamattina mi ci sono recato con un volontario dell’associazione, li abbiamo misurati, e abbiamo verificato che otto non sono in regola per le dimensioni».

 

«Avevamo fornito suggerimenti all’amministrazione su come mettere a norma gli stalli – ha concluso Passalacqua – ma sono riusciti a sbagliare ancora. Siamo amareggiati da questa situazione e vogliamo far sapere ai cittadini che non vi abbiamo alcuna responsabilità».

Fonte: Lo Schermo