Porcari (LUCCA) –
PORCARI. Gioca a calcio nell’Academy Porcari ma a soli 10 anni dimostra di avere già grande interesse per la vita sociale e politica. Tanto da chiedere un appuntamento al sindaco per manifestargli il suo apprezzamento per l’opera svolta e lanciare una serie di proposte di carattere generale, ma anche destinate al miglioramento del paese.
Protagonista un bambino che frequenta le elementari, che al primo cittadino Leonardo Fornaciari ha consegnato di persona la sua lista dei desideri. Innanzitutto, scuole più grandi e un numero maggiore di lavagne interattive in classe. Ai cui si aggiungono la richiesta di accrescere il numero delle manifestazioni e delle feste, nuovi edifici per vendere oggetti elettronici e la presenza di un cinema. Il piccolo cittadino ha rivolto anche un auspicio al sindaco: «I lavoratori dovrebbero guadagnare di più», ha detto.
«Un colloquio fresco e interessante – commenta Fornaciari – che dimostra più che mai come la fase di ascolto, soprattutto verso coloro che ne sono più ai margini, rappresenti un dovere e un valore da parte di chi amministra. Le richieste che mi sono state rappresentate sono in gran parte legittime e condivisibili, e su queste lavoreremo per quanto sarà possibile. Penso in particolare alle richieste sulla scuola e all’idea di portare un cinema in paese. Sull’aumento delle buste paga ho risposto che non possiamo fare molto, ma ho apprezzato particolarmente la sensibilità di questo giovanissimo su un tema così importante come quello del lavoro, tema che rimane in ogni caso al centro della nostra azione amministrativa. La visita di questo piccolo cittadino consapevole, che ringrazio ancora una volta, anticipa di poco l’insediamento del consiglio comunale dei ragazzi, uno strumento utile di dialogo fra il mondo della scuola e l’amministrazione
comunale».
L’incontro in Comune è durato circa mezz’ora e si è concluso con un arrivederci. Già , perché il giovanissimo studente ha promesso al sindaco che tornerà presto con un altro pacchetto di proposte da inserire nella prossima agenda di lavoro.
Fonte: Il Tirreno