ALTOPASCIO. Una fuga pazzesca nella notte. Gli è bastato vedere le auto dei carabinieri impegnati in un posto di blocco per spingere la Mini a una velocità da paura: oltre 200 km orari sull’Aurelia da Migliarino verso Madonna dell’Acqua. La Statale trasformata in un circuito automobilistico con la differenza che le macchine con cui gareggiare verso un traguardo di impunità erano quelle dei militari.
Inseguimento da rotta di collo che alla fine si è concluso con un’auto finita fuori strada per evitare l’impatto con il driver senza regole lanciato a un’andatura folle e due carabinieri mandati al pronto soccorso.
La notte brava di Luis Angelo De Benedito, brasiliano, residente ad Altopascio, 38 anni, è finita con l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e guida sotto effetto di sostanze psicotrope e alcoliche. Ha trascorso la notte del primo maggio nella camera di sicurezza della caserma dei carabinieri e ieri mattina è comparso in Tribunale per la direttissima. Il giudice Antonella Frizilio ha convalidato l’arresto di De Benedito, difeso dall’avvocato Riccardo Sensi, e ha disposto l’obbligo di dimora ad Altopascio con divieto di uscire dalle 20 alle 8 in attesa del dibattimento. Il pm onorario Vincenzo Molinaro aveva chiesto gli arresti domiciliari.
Cosa sia scattato nella mente del 38, gestore di un bar ad Altopascio, non è stato chiarito con precisione. Di sicuro la sua reazione alla vista dei carabinieri è stata esagerata nei modi in cui ha cercato di non farsi identificare. Non era solo sulla Mini capace di sfrecciare a una velocità tale da mettere a repentaglio la sua di vita e quella di chi ha avuto la sfortuna di incrociarlo sull’Aurelia. Il passeggero, così ritengono i militari, sarebbe sparito prima che De Benedito diventasse l’obiettivo volante delle pattuglie lanciate all’inseguimento di quella Mini indiavolata. In alcuni tratti è stato calcolato, come stima approssimativa, che l’auto del brasiliano abbia superato i 200 km/h. Un fulmine che alla fine ha dovuto arrendersi dopo aver invaso la corsia di sorpasso obbligando una macchina che arrivava dalla direzione opposta a finire fuori strada per evitare l’impatto. Dopo chilometri di inseguimento i carabinieri sono riusciti a bloccarlo. Quando è uscito dall’abitacolo, secondo l’accusa, il 38enne avrebbe
reagito quasi fosse in uno stato di alterazione scagliandosi contro alcuni militari che cercavano di bloccarlo. Dopo aver preso calci e pugni ci sono riusciti. Lo hanno placato e portato in caserma. Fine delle corse sull’Aurelia a 200 all’ora per scappare ai carabinieri.
Fonte: Il Tirreno