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[NEWS] Lucca nel piatto, un progetto per qualificare i ristoranti che diffondono la cultura enogastronomica del territorio lucchese

Lucca nel piatto, un progetto per qualificare i ristoranti che diffondono la cultura enogastronomica del territorio lucchese

I ristoranti che aderiranno all’iniziativa dovranno garantire nel proprio menù una proposta di almeno tre piatti e un vino che siano espressione della cucina locale. Un apposito marchio servirà a segnalare gli esercizi che hanno aderito al progetto.

 

Confesercenti Toscana Nord, col patrocinio del Comune di Lucca e della Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia, ha ideato il progetto “Lucca nel piatto – Sapori della tradizione”.

 

L’iniziativa è stata presentata questa mattina (4 maggio) nel corso di una conferenza stampa a palazzo Orsetti, alla quale hanno preso parte per il Comune l’assessore alle attività produttive Valentina Mercanti, per Confesercenti Toscana Nord la presidente delle sedi di Lucca e Versilia Esmeralda Giampaoli, il coordinatore ristoratori della sede di Lucca Claudio Togni e la responsabile d’area Lucca e Versila Valentina Cesaretti, per la Strada del Vino e dell’Olio Fabio Tognetti e un gruppo di giovani che sta prendendo parte ad un corso di formazione per “aiuto cuoco” e che partecipa al progetto.

 

“Lucca nel piatto” ha come obiettivi principali quelli di promuovere e tutelare la tradizione gastronomica tipica della città di Lucca, informare i consumatori sulla qualità dei prodotti e sui piatti tipici della cucina lucchese, valorizzare i prodotti locali e i luoghi di produzione, formare i cuochi e gli chef sulle qualità, le tradizioni e le modalità di preparazione dei piatti tipici della tradizione enogastronomica della città di Lucca

 

I ristoranti che aderiranno all’iniziativa dovranno garantire nel proprio menù una proposta di almeno tre piatti e un vino che siano espressione della cucina locale. I piatti e i cibi dovranno riproporre o rinnovare le ricette della tradizione, anche attraverso l’utilizzo dei prodotti tipici, tradizionali, locali della Provincia, meglio se del territorio comunale.

Per ottenere il marchio -che riproduce significativamente, in nero su campo verde, la silhouette della Torre Guinigi all’interno di una scodella- ed esporre la vetrofania di riconoscimento, gli operatori dovranno  aderire ad un apposito disciplinare e presentare una domanda che verrà sottoposta a un comitato tecnico-scientifico istituito ad hoc.

 

“Come amministrazione comunale siamo particolarmente interessati a progetti di questo tipo – spiega l’assessore alle attività produttive Valentina Mercanti – poiché vanno nella direzione, da noi fortemente auspicata, di valorizzare la cultura enogastronomica lucchese, con le sue eccellenze e le sue tipicità. Se infatti è vero che il cibo fa parte della cultura di un luogo e che sempre più persone che si spostano per motivi turistici apprezzano non solo la storia e l’arte, ma anche la buona tavola legata a quel determinato luogo, ecco che diventa essenziale offrire strumenti certificati per orientarsi in maniera sicura nella gran mole di offerta a disposizione. Lucca nel piatto, attraverso un percorso che prevede l’adesione da parte degli esercenti ad un apposito disciplinare e il vaglio delle proposte da parte di un comitato tecnico-scientifico, credo possa rappresentare in questo senso una garanzia di grande qualità”.

 

“L’enogastronomia di qualità è uno dei biglietti da visita del nostro territorio. Tanti ristoratori ogni giorno offrono eccellenze che contribuisco a rendere ancora migliore l’immagine di Lucca fuori dai nostri confini. Era giusto che come Confesercenti Toscana Nord proponessimo una iniziativa che esaltasse e promuovesse i ristoranti lucchesi”. Queste le parole di Esmeralada Giampaoli, presidente Confesercenti Toscana Nord area lucchese, e Claudio Togni, coordinatore dei ristoratori lucchesi di Confesercenti Toscana Nord, con le quali presentano la nuova iniziativa rivolta appunto alle eccellenze enogastronomiche locali.

 

“Sempre di più i turisti scelgono le proprie mete non solo per le bellezze artistiche o paesaggistiche – dicono ancora Giampaoli e Togni – ma anche per la cucina. Cucina che deve essere tipica e soprattutto distintiva di un territorio. In questo la lucchesia non è seconda a nessuno sia come piatti che come materie prime. Da qui la nostra iniziativa volta a qualificare i ristoranti che sono promotori della tutela, valorizzazione e diffusione della cultura enogastronomica della città di Lucca, attraverso la proposta di piatti e di menù che siano espressione della cucina tipica e dei prodotti propri della storia gastronomica locale”.

“Una iniziativa – concludono – che intende anche formare ed informare i i cuochi e gli chef sulle qualità, le tradizioni e le modalità di preparazione dei piatti tipici della tradizione enogastronomica della città di Lucca”.

 

Questo l’elenco dei piatti tipici lucchesi al momento inseriti nel disciplinare: per i primi piatti, tordelli lucchesi al ragù di carne, minestra di fagioli rossi e farro, zuppa casalinga lucchese, garmugia, maccheroni stordellati; per i secondi piatti, rovelline alla lucchese, baccalà con i porri, trippa lucchese, involtini in umido, fegatelli di maiale; per i contorni, fagioli rossi all’uccelletto, fagioli cannellini San Ginese, erbette di campo; per i dolci, torta di neccio, buccellato e zuppa lucchese.

 

Per avere maggiori informazioni e presentare la domanda di adesione gli esercenti possono rivolgervi a Confesercenti Toscana Nord sede di Lucca di via Tagliate III n. 130. Tel. 0583/43281. Mail:lucca@confesercentitoscananord.it